[06/03/2012] News toscana

Arezzo: gestione sostenibile della vegetazione erbacea infestante

La crescita di erbe infestanti che entrano in competizioni con le colture sia per i nutrienti si per l'acqua, è una criticità da non sottovalutare per le aziende e anche per le amministrazioni pubbliche che devono gestire le infrastrutture di mobilità (strade, ferrovie..).

Purtroppo spesso questo problema è stato affrontato ricorrendo in maniera sovrabbondante a sostanze chimiche che sono state riversate nell'ambiente andando poi a finire in fiumi e falde. In sostanza il rimedio è stato peggiore del male ed i costi scaricati sulla collettività. Ora è disponibile una nuova tecnica ecosostenibile di contenimento della vegetazione erbacea che non prevede l'utilizzo di metodi chimici: il pirodiserbo.

Il sistema, che sarà illustrato durante un convegno in programma mercoledì 7 marzo a Villa Severi ad Arezzo, prevede l'utilizzo di fiamme libere ad alta temperatura con le quali si inibisce la crescita dell'erba nelle aree agricole e urbane destinate a verde. Da circa un anno si è tenuta una costante attività sperimentale lungo il Sentiero della Bonifica, nei pressi di Ponte a Chiani, ed i risultati della sperimentazione saranno illustrati durante il convegno dalla Sezione "Mama Daga" dell'Università di Pisa, che insieme alle aziende Jingle Srl e Valdambrini Meccanica srl di Arezzo, ed in collaborazione con l'Amministrazione provinciale ha organizzato l'iniziativa.

«La Provincia di Arezzo ha aderito con interesse ed attenzione all'iniziativa in quanto crede molto nello sviluppo delle buone pratiche ambientali. - ha dichiarato l'assessore Antonio Perferi - Abbiamo utilizzato un tratto del Sentiero della Bonifica per sperimentare questa tecnica innovativa perché è necessario investire in attività gestionali sostenibili e contemporaneamente essere di stimolo alla crescita delle attività economiche che ruotano attorno alle infrastrutture a forte valenza ambientale. Investire in ambiente ed attività ecocompatibili è quanto mai importante e ci troviamo di fronte ad una forte domanda di iniziative sulla mobilità dolce e sul turismo sostenibile provenienti da diversi settori della società. I risultati sono molto incoraggianti, le nostre strutture hanno un numero crescente di visitatori e rappresentano una buona pratica amministrativa che coniuga l'esigenza della conservazione ambientale alla valorizzazione del territorio nelle sue diverse forme» ha concluso Perferi.

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