[18/06/2012] News toscana

Un’alleanza gustosa e virtuosa tra agricoltura e rinnovabili targata CoSviG-Slow Food

Produzione energetica da fonti rinnovabili ed efficientamento della filiera. Sono le caratteristiche principali del modello virtuoso adottato dalle aziende agricole del  Distretto delle Energie Rinnovabili della Toscana, che da oltre un lustro hanno sposato la filosofia di Slow Food "Buono, Giusto e Pulito". Il progetto sperimentale, frutto di un'intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Co.Svi.G (Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche), aveva l'obiettivo di dare vita ad una iniziativa assolutamente nuova, individuando soluzioni appropriate per la produzione agro-alimentare con sistemi innovativi per il risparmio energetico e la tutela dell'ambiente, puntando sulle produzioni caratterizzate dalla tecnologia di processo.

Il progetto si è caratterizzato per la qualità e la sostenibilità delle produzioni agro-alimentari in un territorio particolarmente favorito dall'uso diretto della geotermia, dove sono state individuate e sperimentate soluzioni innovative (nel distretto è operativo il Centro di Ricerca per le Energie Rinnovabili EnerGea) per la riduzione dell'impatto e per lo sviluppo sostenibile, nelle fasi di allevamento del bestiame e di produzione di formaggi, salumi, ortaggi ed erbe officinali.

«Questi produttori si sono preoccupati per primi del tipo di energia utilizzata per ottenere i loro squisiti prodotti» ha ricordato Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità.

Slow Food avviò questo progetto, auspicando che gli agricoltori facessero qualche sforzo in più per il destino del pianeta e così è stato: produzione agraria e vitivinicola sono andate a braccetto con pannelli fotovoltaici, pompe di calore, piccoli sistemi di cogenerazione a biomasse prodotte in azienda ( es. cippato di vigneto), geotermia, collettori solari, mini-eolico.

Oggi considerando che il rilancio del territorio dovrà puntare sulla ricerca di qualità, l'ideazione, la sperimentazione di nuovi prodotti e sui benefici dei trasferimenti delle ultime esperienze nel settore strategico delle energie rinnovabili, nella zona si è realizzato un laboratorio a cielo aperto, che è diventato sede didattica dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (ideata da Carlin Petrini).

Quindi gli agricoltori del comprensorio della produzione agricola sostenibile, sono "saliti in cattedra", per insegnare ad un gruppo internazionale di giovani laureati, provenienti da tutto il mondo, che partecipano al viaggio master di specializzazione in "food culture and communications", (18-23 giugno) come si possono ottenere prodotti alimentari d'eccellenza grazie alle energie da fonti rinnovabili. «L'iniziativa offre certamente una nuova opportunità per lo sviluppo del sistema economico e imprenditoriale legato alle fonti energetiche rinnovabili- ha sottolineato il direttore generale del Consorzio Sergio Chiacchella-  Anche in agricoltura il miglioramento dell'efficienza energetica, la soluzione di problemi ambientali e di sicurezza sono indispensabili per l'ottimizzazione del processo produttivo, con la promozione di soluzioni all'avanguardia, in questi campi, contiamo di fare numerosi proseliti».

Si tratta di  corso di studio in piena regola, con un programma di lavoro che prevede visite guidate nelle aziende e cooperative del territorio che producono a basso impatto ambientale utilizzando il vapore e le altre energie rinnovabili, riducendo sensibilmente i costi di gestione.  

«L'esperienza che matureranno i nostri allievi contribuirà a far capire come si può integrare la produzione di energia geotermica con le produzioni alimentari di piccoli e medi operatori di qualità. L'integrazione dell'energia geotermica nel modello produttivo rappresenta una sfida importante per cogliere concretamente il concetto di sostenibilità ambientale con la  valorizzazione economica delle risorse e la comunicazione al mercato di un prodotto realizzato con ingredienti "puliti" non solo sul piano gastronomico ma anche sotto il profilo energetico» ha concluso Sardo.

I membri della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile sono:  Podere Paterno, Caseificio (Monterotondo M.mo); Fattoria Antica Filiera, Caseificio (Castelnuovo Val di Cecina); Cooperativa Parvus Flos, Serre (Radicondoli); Arcadia, Salumi di cinta senese (Monterotondo Marittimo); Villa Magra, Salumi di cinta senese (Santa Luce); Frantoio San Luigi, Olio (Gavorrano); La Poderina Toscana, Olio e Vino (Castel del Piano); Serraiola Wine, Vino (Monterotondo Marittimo)Panificio Montomoli, Pane (Montieri); Panificio F.lli Martini, Pane (Montegemoli; Podere la Fonte, Olio e Vino (Radicondoli)

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