[18/09/2012] News

Ispra sulle bonifiche: nel 2012 oltre 15.000 in Italia i siti potenzialmente contaminati

Stamani la conferenza stampa di presentazione di "RemTech Expo 2012", il salone sulla bonifica dei siti contaminati

Durante la conferenza stampa di presentazione di "RemTech Expo 2012", il salone sulla bonifica dei siti contaminati e di "Sismo", l'unico evento in Italia dedicato al rischio sismico, che si svolgeranno a Ferrara dal 19 al 21 settembre 2012, si è ovviamente parlato di bonifiche rese di attualità anche dal caso Ilva.

Secondo i dati Ispra nel 2012, risultano oltre 15.000 in Italia i siti potenzialmente contaminati, 4.314 quelli contaminati, oltre 5000 sono i siti nei quali sono stati avviati interventi di messa in sicurezza e/o bonifica e oltre 3000 sono i siti bonificati. «RemTech rappresenta un'importante occasione anche per fare chiarezza sui troppi elementi grigi esistenti nel settore dal punto di vista normativo- ha dichiarato il presidente dell'Ispra Bernardo De Bernardinis- Quello della bonifica dei siti contaminati è un problema complesso che necessita di elementi conoscitivi multidisciplinari perché le conseguenze della problematica dal punto di vista sociale e politico sono immediate. La manifestazione coniuga diversi importanti aspetti della contaminazione quali, ad esempio, la presenza di siti contaminati sulle coste, le problematiche connesse alla gestione e classificazione dei cumuli di rifiuti lungo le strade, il problema degli inerti e del loro smaltimento nei casi di emergenza».  

Come dimostra il caso Ilva, sono sempre più numerosi i siti industriali che necessitano, da una parte, di interventi di bonifica e, dall'altra, di poter continuare i propri cicli produttivi, ma in Italia per ora non siamo riusciti a compiere adeguatamente nemmeno la bonifica di siti industriali dismessi. «Il nostro è un Paese ancora al palo per quanto riguarda le bonifiche dei siti contaminati- ha affermato Alessandro Bratti, componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti- Dal lavoro sullo stato delle bonifiche, concluso insieme ad Ispra, non risultano opere di risanamento vere e proprie, ma solo interventi parziali».

«Dobbiamo prendere esempio dalle pratiche già esistenti in altri paesi come l'Inghilterra-  ha aggiunto  Maurizio Pernice, direttore generale Mattm- dove si assiste alla ricerca di vantaggi economici che consentano di muovere risorse private da utilizzare per il risanamento di questi siti. Anche in Italia dovrebbero prendere piede meccanismi simili, soprattutto alla luce della crisi che investe il settore pubblico». Il dibattito sull'adeguatezza dell'Italia ad affrontare simili emergenze che si svolgerà nella tre giorni di Ferrara, toccherà anche la vicenda che ha coinvolto l'Isola del Giglio, dopo l'affondamento della nave Costa Concordia.

Per quanto riguarda il rischio sismico, sarà dedicato un focus particolare al sisma in Emilia dello scorso maggio. «Negli ultimi 10 anni la normativa sismica italiana è profondamente cambiata - ha sottolineato Raffaele Pignone, direttore del Servizio geologico della Regione Emilia-Romagna-  Dal 2003, con la nuova classificazione, tutta l'Italia è stata giudicata sismica con livelli differenti di rischio. L'anno della svolta è stato il 2006 che ha visto l' introduzione della norma che impone la costruzione di tutti i nuovi edifici con caratteristiche antisismiche. Si è passati poi all'obbligo di verifica per gli edifici costruiti già esistenti, ma solo 7/8 regioni hanno recepito la normativa. Nel 2009, l'accordo tra Protezione Civile e Regioni ha visto lo stanziamento progressivo in 7 anni di 965.00 euro per la messa in sicurezza degli edifici strategici e privati ( 30%). In particolare, per quanto riguarda l'Emilia Romagna - ha aggiunto  Pignone - abbiamo da poco pubblicato il report aggiornato sui sopralluoghi di agibilità effettuati dopo il recente sisma: su 39.502 sopralluoghi effettuati, 38.108 tra edifici ad uso abitativo, scolastico, produttivo, commerciale e turistico, suddivisi in province e comuni, sono stati già informatizzati». A Sismo 2012 si parlerà anche della gestione delle macerie, che ancora pesa gravemente su L'Aquila e sulla normativa in materia di prevenzione e antisismica.

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