[21/05/2013] News

La relazione della Commissione Ue sul riesame delle emissioni

La Commissione Ue ha riesaminato e ha controllato le emissioni derivanti dalla combustione dei carburanti nelle installazioni con una potenza termica nominale totale inferiore a 50 MW, quelle derivanti dall'allevamento intensivo di bovini e quelle derivanti dallo spargimento di effluenti. Ha individuato potenziali benefici ambientali - ottenibili con la modifica dell'attuale legislazione europea o con l'elaborazione di nuovi strumenti atti ad affrontare il problema delle emissioni derivanti da attività agricole e di combustione - e lo ha riportato nella relazione sui "riesami effettuati ai sensi dell'articolo 30, paragrafo 9, e dell'articolo 73 della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali, sulle emissioni derivanti dall'allevamento intensivo e dagli impianti di combustione" inviata al Parlamento europeo e al Consiglio.

Nel caso dell'allevamento intensivo, la Commissione non intende proporre, in questo momento, modifiche per l'allevamento intensivo di pollame e/o di suini, né includere gli allevamenti di bovini, poiché tali modifiche recherebbero benefici ambientali piuttosto limitati, imponendo però potenzialmente a un vasto numero di allevamenti considerevoli costi amministrativi e di conformità. Ma dato che le emissioni derivanti dallo spargimento degli effluenti di allevamento sono di notevole entità, la Commissione afferma che occorre portare a termine ulteriori studi per determinare se e come sia possibile controllare le emissioni di ammoniaca a livello di Unione, in particolare per mezzo di revisioni della direttiva concernente i limiti nazionali di emissioni di alcuni inquinanti atmosferici. Un riesame che si prevede, sarà portato a termine nel 2013, nel quadro del più ampio riesame della strategia tematica sull'inquinamento atmosferico e della legislazione connessa.

Per la combustione di carburanti in installazioni con potenza termica nominale totale inferiore a 50 MW è stata dimostrata l'esistenza di un chiaro potenziale di abbattimento economicamente vantaggioso delle emissioni nell'atmosfera, ma solo in una prossima fase si passerà a un'analisi più approfondita delle opzioni di una potenziale azione di regolamentazione, per mezzo di una valutazione d'impatto che servirà alla revisione, attualmente in corso, della strategia tematica sull'inquinamento atmosferico.

Per quanto riguarda i grandi impianti di combustione - come quelli di combustione all'interno di raffinerie alimentati con i residui di distillazione e di conversione della raffinazione del petrolio greggio, da soli o con altri combustibili, per il loro proprio consumo, tenuto conto della specificità dei sistemi energetici delle raffinerie; come quelli di combustione alimentati con gas diversi dal gas naturale; come quelli di combustione in installazioni chimiche che utilizzano residui di produzione liquidi come combustibile non commerciale per il loro proprio consumo -  la Commissione non ritiene necessario in questa fase modificare i valori limite di emissione vigenti a livello di Unione, né fissarne di nuovi, in quanto le pertinenti conclusioni sulle Bat verranno regolarmente pubblicate e incorporate nelle vigenti autorizzazioni delle installazioni, a mano a mano che queste saranno aggiornate.

Torna all'archivio