[23/05/2013] News

Settimana delle aree protette, Legambiente chiede la terza Conferenza nazionale

Il Wwf lancia il progetto Life “Making Good Natura”

Il 24 maggio si festeggia la Giornata Europea dei Parchi e si rinnova l'iniziativa della Federazione Europea dei Parchi (Europarc) per ricordare il giorno in cui, nel 1909, venne istituito in Svezia il primo parco europeo. Viene celebrata in tutta Europa con numerose attività ed iniziative. In Italia la data del 24 maggio si dilata fino al 2 giugno nella Settimana delle aree protette durante la quale vengono realizzate numerosissime iniziative: incontri, escursioni, mostre ed attività ambientali, a cura degli enti che gestiscono le aree protette e delle associazioni ambientaliste.

Per esempio, Legambiente festeggia la Settimana delle aree protette con oltre 30 iniziative nei Parchi, nelle rRiserve e nelle Aree marine protette del nostro Paese. «Quest'anno - spiegano al Cigno Verde - la Giornata Europea dei Parchi, avrà come obiettivo quello di raccontare  "Il mio Parco. La mia Passione. La mia Storia": attraverso storie, musica, video e altre forme d'arte, i gestori delle aree protette daranno l'opportunità a tutti di raccontare la loro esperienza e le loro emozioni vissute all'interno di un Parco».

Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente, sottolinea che «Il nostro patrimonio di aree protette è fondamentale non solo dal punto di vista naturalistico ma anche per il contributo economico, culturale e sociale che queste apportano al Paese. Auspichiamo che la loro fruizione serva a promuovere e divulgare questi valori tra cittadini, turisti e soprattutto le giovani generazioni. Per rilanciare l'azione dei parchi in questa fase difficile e per valorizzare il contributo che le aree protette possono fornire per uscire dalla crisi auspichiamo che il Ministro dell'Ambiente promuova la terza Conferenza nazionale delle aree protette da svolgersi in un'ottica di respiro nazionale ed europeo e d'intesa con le Regioni e le autonomie locali, con il fondamentale contributo delle associazioni ambientaliste e del mondo della ricerca, con il coinvolgimento delle forze produttive, economiche e sociali e con tutti quei soggetti che vivono in questi territori, spesso marginali, e ne sono i custodi rappresentando i nodi della rete di conservazione e di socialità fondamentali per mantenere integri questi luoghi fragili ma straordinari.

La Conferenza deve essere l'occasione per rilanciare le aree protette attraverso una "nuova primavera" politica che deve interessare il nostro sistema di conservazione della natura, importante e diffuso, che deve però cercare nuove soluzioni ai problemi strutturali che sono emersi in questi anni e che rimangono i laboratori avanzati della green economy e dello sviluppo sostenibile attraverso il coinvolgimento della società e delle sue forze organizzate, dei principali portatori d'interesse, a cominciare dall'associazionismo ambientale, le organizzazioni professionali agricole, e quelle del turismo».

Anche l'altra grande associazione ambientalista italiana, il Wwf, impegnata in questi giorni in una campagna di raccolta fondi per la natura d'Italia e le sue Oasi, celebra la Giornata Europea dei Parchi  dando il via domani al  progetto Life Mgn "Making Good Natura" sul territorio italiano a partire dalle Marche. Life Mgn ha l'obiettivo di «Attribuire un valore economico ai servizi forniti dagli ecosistemi, per "tenere in conto" la natura nei diversi ambiti delle nostre società».  Life Mgn è cofinanziato dalla Commissione Europea e coinvolge 21 aree naturali protette d'interesse comunitario, siti della Rete Natura 2000, in Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Sicilia.

Il Panda si chiede «Quanto vale una foresta gestita in modo sostenibile? Quanto vale il lavoro che gli agricoltori svolgono ogni giorno per mantenere il nostro paesaggio e la biodiversità delle aree agricole ad alto valore naturale? Acqua potabile, legname, risorse medicinali, regolazione della qualità dell'aria, stoccaggio del carbonio, biodiversità, paesaggio, fertilità del suolo, turismo e perfino esperienza spirituale, sono solo alcuni dei servizi che la natura ci offre ogni giorno, silenziosamente e a beneficio delle nostre attività, della nostra salute e il nostro benessere. Questi beni e servizi naturali sono ancora sconosciuti alla maggior parte degli economisti e politici».

Il progetto, primo nel suo genere in Italia e realizzato da un gruppo di lavoro costituito da Consorzio universitario Cursa, capofila del progetto, Accademia europea di Bolzano Euarc, Wwf, parchi nazionali del Pollino e del Cilento e Vallo di Diano, il Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello, regini Sicilia e Lombardia, ministeri dell'ambiente e delle politiche agricole, ha l'obiettivo di trovare una risposta a queste domande «Cercando di definire modelli per una valutazione economica dei servizi forniti dagli ecosistemi e strumenti utili al loro giusto riconoscimento economico, con il pagamento dei servizi assicurati per il loro mantenimento, in gran parte dalle aziende agricole. Il tutto per evitare la perdita progressiva di questi benefici, fornendo agli amministratori pubblici e ai gestori delle aree naturali protette soluzioni e strumenti che assicurino la massima efficacia nella conservazione dei beni ambientali».

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