[28/05/2013] News

Entro il 2020 i nuovi edifici dovranno essere a "energia quasi zero"

Il Consiglio dei Ministri di venerd́ 24 maggio ha dato il via libera al Decreto di recepimento della Direttiva Europea in materia di prestazione energetica nell'edilizia, che prevede misure stringenti entro il 2020

L'Italia sembra aver recuperato il ritardo, almeno dal lato normativo, per il recepimento della direttiva 2010/31/UE che impone agli Stati membri di fissare requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi ed esistenti, assicurare la certificazione energetica e disciplinare i controlli sugli impianti di climatizzazione. 

In una nota del Governo si legge che il decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e del Ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, di concerto con i ministeri dell'Ambiente, e dell'Economia e Finanze, prevede: "il recepimento della Direttiva 2010/31 in materia di prestazione energetica nell'edilizia in relazione alla quale L'Italia è in forte ritardo ed è stata "richiamata" tramite procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea.

Con il Decreto di attuazione appena approvato, dovrebbe quindi essere scongiurato il rischio di deferimento alla Corte di Giustizia Europea.

Il nuovo Decreto modifica il Dlgs 192/2005, emanato a suo tempo in attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia, e completa il quadro normativo nazionale in materia di prestazione energetica degli edifici.
Il provvedimento adotta a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tiene conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio e degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda.

Fissa i requisiti minimi di prestazione energetica -in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi- che si applicheranno agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.

É prevista la revisione quinquennale dei requisiti minimi di prestazione energetica, che dovranno applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.

La direttiva e la norma italiana di recepimento, prevede inoltre che, entro il 2020, tutte le nuove costruzioni siano "Edifici a Energia Quasi Zero" e per raggiungere questi standard il Decreto indica una strategia attraverso un Piano Nazionale.

Nel piano sono individuate le modalità per arrivare a tale traguardo, passando attraverso obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione, entro il 2015.

Gli stessi criteri degli edifici a energia quasi zero valgono anche per gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni Pubbliche o di loro proprietà, che dovranno rispettarli a partire dal 31 dicembre 2018.

Per raggiungere lo standard di "Edifici a Energia Quasi Zero", sono state individuate anche le politiche e le misure finanziarie adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Il Decreto prevede inoltre un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, oltre a raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi.


L'attestato di certificazione energetica è trasformato quindi in attestato di prestazione energetica, da redigersi a cura di esperti qualificati e indipendenti, che fornirà raccomandazioni per il miglioramento delle performance energetiche.

La redazione dell'attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un'unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione.

 

In caso di mancato adempimento sono previste specifiche sanzioni.

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