[31/05/2013] News

Dal governo sė alla proroga dell'ecobonus (anche per gli arredi) e ai finanziamenti della Tav Torino-Lione

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Il Consiglio dei Ministri  ha approvato il decreto legge "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per il recepimento della direttiva 2010/31/UE in materia di prestazione energetica nell'edilizia" che da il via libera alla proroga, dalla fine di giugno al 31 dicembre, dei bonus fiscali per le ristrutturazioni e il risparmio energetico. L'ecobonus approvato dal governo Letta è del  65%, sale quindi rispetto al 55% previsto fino al 30 giugno, ma è il 10% in meno della bozza che era stata presentata al Consiglio dei ministri che era del 75%. Il taglio sarebbe stato imposto dal ministero dell'Economia. Il ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha detto che la novità della nuova versione dell'ecobonus riguardano anche gli arredi fissi (cucine, armadi a muro, bagni) e i lavori per l'adeguamento alle norme antisismiche. L'ecobonus per l'efficienza energetica sarà concesso solo per interventi "importanti", cioè per quelli che comporteranno la riqualificazione di «almeno il 25% della superficie dell'involucro» dell'edificio.

Intanto nella prima seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) del governo delle grandi intese sono state prese alcune «Decisioni urgenti» che  segnano la cifra dell'atteggiamento verso alcune grandi opere e che faranno molto discutere. A cominciare dalla contestatissima Tav Torino-Lione. In un comunicato del governo d si legge che « Il Cipe  ha infine rimodulato un finanziamento di 10 milioni di euro, già deciso nel 2012, per specifiche opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione nei territori su cui insiste l'opera in questione, anticipando al 2014 l'assegnazione di 8 milioni di euro precedentemente prevista per il 2016».  Per realizzare questa operazione di fortissimo significato politico è stato necessario prendere i soldi da un'altra parte e lo si è fatto con «Il posticipo al 2016 di parte dei finanziamenti stanziati per la S.S. 172 "dei Trulli", già previsti al 2014».

Inoltre iIl Cipe «ha individuato una nuova articolazione dei lotti costruttivi della galleria di base del Valico del Brennero, incluso nell'asse ferroviario Monaco-Verona, e autorizzato il secondo lotto costruttivo, assegnando 297 milioni di euro a valere sulle risorse previste dalla legge di stabilità 2013» ed ha assegnato circa 25 milioni di euro per il completamento della copertura finanziaria del primo lotto costruttivo della stessa opera. Il Comitato ha anche «Preso atto della modifica del cronoprogramma e dell'incremento del costo a vita intera dell'opera, per la parte italiana, a 4,865 miliardi di euro» e sottolinea che «Questa decisione risponde all'esigenza di far partire rapidamente i lavori su una infrastruttura inclusa nella rete ferroviaria transeuropea (Ten-T), parte del corridoio europeo n.1 Berlino - Verona / Milano - Bologna - Napoli - Messina - Palermo, e dare così adempimento ad impegni internazionali assunti con l'Austria».

Soddisfatto Fabrizio Vigni, presidente degli Ecologisti Democratici: «Per chi, come noi, l'ecobonus per l'efficienza energetica in edilizia l'ha a suo tempo voluto e poi sempre sostenuto, questa è una bella notizia».

«E' particolarmente importante aver alzato gli incentivi finalizzati al risparmio energetico al 65 per cento orientandoli ancora di più verso interventi sulla struttura degli edifici - aggiunge - ed averli estesi alla sicurezza antisismica. La proroga delle agevolazioni fiscali per la modernizzazione ecologica del patrimonio edilizio è una misura che fa bene sia all'economia che all'ambiente, come dimostrano i risultati già ottenuti dal 2006 ad oggi in termini di investimenti attivati, di posti di lavoro creati, di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni».

«Noi - conclude il presidente Ecodem - continuiamo a pensare, peraltro, che in prospettiva gli ecobonus per l'efficienza energetica degli edifici debbano divenire permanenti, e che la fiscalità ecologica debba essere usata per orientare non solo l'edilizia ma anche molti altri settori dell'economia italiana verso l'innovazione ecologica».

Sulla stessa linea d'onda Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera: «Ottima la misura del Governo che oggi ha prorogato e rafforzato  il credito di imposta per l'efficienza energetica in edilizia innalzando lo soglia della detrazione al 65% ed estendendola anche ai condomini e al consolidamento antisismico. Viene incontro alle richieste avanzate dalla Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera con una mozione approvata all'unanimità di cui sono primo firmatario, anche se  sarebbe stato meglio stabilizzare l'eco-bonus. Il sistema di agevolazione fiscale è stato in questi anni una misura strategica: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 18 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti, soprattutto nelle migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto. E' questa la via per rilanciare nel segno della qualità un settore importante come l'edilizia, che dall'inizio della crisi ha perso centinaia di migliaia di posti di lavoro e che proprio oggi vede la mobilitazione dei sindacati del settore».

Per il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza è «Interessante la proroga degli ecobonus fiscali per l'efficienza energetica in edilizia, varata oggi dal Consiglio dei Ministri, e che prevede l'innalzamento della soglia della detrazione dal 55% al 65%. Ci auguriamo che l'innalzamento non sia a detrimento degli ambiti di applicazione. Il sistema di agevolazione fiscale negli anni ha infatti permesso di raggiungere buoni risultati creando tra l'altro nuovi posti di lavoro, ma bisogna fare ancora molto in questa direzione pensando a misure che abbiano una durata di medio termine e non di soli sei mesi».

«La precarietà non fa bene al Paese - aggiunge Cogliati Dezza - per questo rimaniamo perplessi sulla durata limitata della proroga, valida solo fino al 31 dicembre 2013 per i privati cittadini, mentre per i condomini è valida per un anno. Bisogna pensare a misure di media e lunga durata che permettano una rigenerazione del patrimonio edilizio, che si è ormai troppo invecchiato, anche a vantaggio  della riqualificazione dell'industria edile italiana, di cui l'Italia ha fortemente bisogno in questa fase di grave crisi economica».

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