[28/09/2011] News

Le imprese da Ravenna2011: la green economy locomotiva per uscire dalle crisi

Il Festival Ravenna 2011 che si svolge all'interno di 10 sale attrezzate, in piazza del Popolo e nelle principali vie del Centro Storico della bella città romagnola, fa il punto sui temi della sostenibilità ambientale e sulle buone pratiche in tema rifiuti/acqua/energia. Fare i conti con l'ambiente è il tema dell'edizione 2011: fare i conti sia in termini di responsabilità ed implicazioni etiche dell'azione antropica sul mondo naturale, sia nell'analisi numerica sulla cosiddetta "green economy". Ravenna2011 si snoderà attraverso ben 60 iniziative.

A Giovanni Montresori, presidente di Labelab che da 4 anni organizza questa manifestazione, chiediamo quali sono gli appuntamenti più importanti: «Il programma è molto ricco con 60 iniziative, conferenze, workshop, meeting ed eventi culturali - si spiega - Philippe Daverio che parlerà domani, ha già raggiunto il tutto esaurito, mentre ci sono grandi attese per le iniziative specifiche su green jobs, e per la web conference sulle sfide energetiche, con professori provenienti da tutto il mondo che sarà possibile seguire domani anche in diretta web».

Cosa ne pensa di questo fiorire di nuovi festival dedicati all'ambiente? E' possibile interpretare il fenomeno come una risposta a una crescente domanda di conoscere da parte del pubblico, ma non si rischia di inflazionare troppo l'argomento e disperdere le forze?

«E' una domanda molto interessante ed è una riflessione che stavamo facendo anche noi in questi giorni. Credo che la strada giusta sia quella di far sistemare. Del resto questo è un modello che noi abbiamo seguito fin dall'inizio, cercando di stringere collaborazione soprattutto con eventi a noi vicini nel tempo e nello spazio, come per esempio è avvenuto quest'anno col salone delle bonifiche di Ferrara (Remtech)  con alcune in contemporanea, salone delle bonifiche remtech di Ferrara. Del resto la nostra manifestazione nasce dal basso, non c'è ordine gerarchico istituzionale, noi contattiamo importanti imprese e istituzioni che se interessate vengono a dare il loro contributo».

Mentre sul fronte dei flussi di energia si moltiplicano le iniziative e l'opinione pubblica sembra piuttosto consapevolizzato, sul fronte dei flussi di materia si fa ancora molto poco, soprattutto in Italia.

«E' vero. Ma la nostra manifestazione parte proprio dai rifiuti e dall'acqua, settori che hanno maggiori impatto sullo sviluppo locale. In particolare per quel che riguarda i rifiuti i nostri sforzi vanno proprio in direzione di un'attenzione alla riduzione della produzione e al recupero di materia, ben al di là delle questioni legate alla sola raccolta differenziata».

Cosa è emerso nella prima giornata di Ravenna 2011, che ricordiamolo proseguirà fino al 30 settembre?

«E' emersa una verità semplice e inconfutabile: la green economy non è una moda del momento. Nei paesi più industrializzati come Germania - ma anche nei paesi in via di forte sviluppo come la Cina - questo settore è la locomotiva su cui si investe per far uscire le economie dalle crisi».

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