[17/01/2012] News

Il lungo dito "termico" dell'Aye aye

International Journal of Primatology ha pubblicato la ricerca "Fine modulo
Thermal Imaging of Aye-Ayes (Daubentonia madagascariensis) Reveals a Dynamic Vascular Supply During Haptic Sensation" che rivela, attraverso l'utilizzo della termografia ad infrarossi (Irt) il "funzionamento" del lunghissimo dito medio del misterioso Aye aye (Daubentonia madagascariensis), il lemure notturno più grande del Madacascar (e quindi del mondo) elencato come specie a rischio estinzione nella Lista Rossa Iucn per le progressiva erosione del suo habitat e che subisce una vera e propria persecuzione sia per il suo aspetto, che per il suo richiamo inquietante, considerato come un cattivo presagio, sia proprio per il lungo dito medio di cui sono dotati gli esemplari maschi che, secondo la superstizione, se puntato su una persona ne provochererebbe la morte.

Gillian L. Moritz e Nathaniel J. Dominy, dela Dartmouth University del New Hampshire (Usa), hanno utilizzato l'Irt proprio perché serve a visualizzare e valutare variazioni nelle temperature superficiali e viene applicato anche in ricerche su animali che comprendono studi di anatomia termo funzionale, ecologia e comportamento sociale. «L'Irt - spiegano i due scienziati - è particolarmente adatto alle indagini del sistema somatosensoriale perché i recettori tattili sono altamente vascolarizzati, dinamici e si trovano vicino alla superficie della pelle».

Le strane mani dell'aye aye, con il loro lungo dito medio che si sapeva già supersensibile alle vibrazioni, sono quindi un soggetto particolarmente adatto per l'Irt, visto che il lungo dito centrale funziona come uno strumento tattile e di indagine specializzato per la ricerca di cibo: larve e insetti sotto le cortecce degli alberi.

«Si tratta di uno strumento sensoriale fondamentale - sottolineano Moritz e Dominy - che si pensava fosse caratterizzato da un'alta densità di meccanorecettori cutanei che irradiano calore e impongono costi termici a temperature fresche». La ricerca è servita a capire se questa previsione fosse giusta. Sono state quindi acquisite immagini Irt di 8 aye-aye impegnati in una serie di comportamenti passivi ed attivi in labatorio.

«Abbiamo scoperto che il dito medio era solitamente 2,3°C più freddo delle altre dita quando il metacarpo-falangeo (MP) congiunto è esteso, e che si riscalda in una media di 2,0°C quando l'articolazione MP è flessa durante un comportamento tattile attivo. Questi cambiamenti nella temperatura della superficie digitale, che sono stati a volte fino 6,0°C, sono in netto contrasto con le temperature fortemente invarianti delle altre dita. Sebbene i meccanismi fisiologici alla base di questi cambiamenti di temperatura siano sconosciuti, sembrano rivelare una unica fonte vascolare dinamica».

Una spiegazione però è stata avanzata dagli scienziati statunitensi: l'aye aye tiene il dito fresco perché questo gli consente di risparmiare energia. Infatti, quando non viene utilizzato nelle immagini termiche il lungo dito appare scuro, con una grande differenza di temperatura rispetto elle orecchie e agli occhi che risultano bianchi, quindi molto più caldi, ma quando il lemure è in cerca di cibo la temperatura del dito cresc e anche di 6 gradi.

Gillian Moritz ha detto alla Bbc Nature News: «E' stato sorprendente vedere come il terzo dito sia molto più fresco quando non è utilizzato e quanto velocemente si riscaldi rispetto alle altre dita quando è impegnato in un compito attivo di foraggiamento. Pensiamo che le temperature relativamente più fresche del dito, quando non utilizzato, potrebbero essere correlati alla sua forma lunga e sottile. Questa forma si traduce in una relativamente elevata rapporto superficie-volume, ma un tale rapporto non è buono per trattenere il calore».

Per percepire le vibrazioni di larve ed insetti attraverso la corteccia degli alberi il dito medio degli aye aye è ricco di terminazioni nervose sensibili, sono gli unici primati noti ad avere questo strano adattamento, ma i loro recettori specializzati sono uno strumento molto costoso in termini energetici. «Come ogni strumento delicato, è probabilmente meglio disattivarlo quando non è in uso», ha detto la Moritz a Bbc Nature.

Quel che non è ancora chiaro è come il lemure controlli il calore di un solo dito, la ricercatrice americana suggerisce due spiegazioni: «La prima è semplicemente che i vasi sanguigni che riforniscono il dito possano essere ristretti o dilatati. La seconda possibilità, più insolita, è che la creatura potrebbe impiegare un metodo di controllo della temperatura, che è legato alla flessibilità del suo dito. Dato che il dito è fragile e vulnerabile ai colpi, è spesso ripiegato indietro e fuori portata durante la locomozione e nei periodi di inattività».

Questo ripiegamento potrebbe causare un restringimento dell'arteria che fornisce sangue caldo al dito. Insomma, il sistema del lungo dito dell'aye aye si comporterebbe come un tubo di gomma per innaffiare che quando viene piegato fornisce meno acqua, l'afflusso di meno sangue lo manterrebbe quindi molto più freddo rispetto alle altre dita.

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