[13/07/2011] News

Proposta shock della Lega Nord del Friuli: cani e gatti come selvaggina

La Lega Nord del Friuli Venezia Giulia intende presentare proposte di modifica alla legge regionale sulla caccia che prevederebbero l'addestramento dei falchi con l'utilizzo di fauna selvatica e l'inserimento di due nuove specie, Columba livia (piccione selvatico occidentale) e Streptopelia  decaocto (tortora dal collare) e la fauna domestica inselvatichita, nell'elenco di specie cacciabili.

Proposte che hanno fatto letteralmente inorridire la Lega Antivivisezione (Lav) che ha presentato una diffida nei confronti del gruppo regionale della Lega Nord e del Consiglio regionale.

La Lav sottolinea che «il piccione selvatico e la tortora dal collare sono animali protetti dalla legge quadro nazionale sulla fauna selvatica pertanto, se il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia approvasse le proposte della Lega Nord, di fatto consentirebbe pratiche di vero e proprio bracconaggio. Non diversa la situazione per quanto riguarda l'addestramento dei Falchi su fauna selvatica: anche questa proposta, se fosse approvata, trasformerebbe chi la pratica in un bracconiere penalmente perseguibile».

La Lav è particolarmente arrabbiata per le altre proposte contenute in quella che sembra l'ennesima intemerata leghista per raccattare voti nel mondo venatorio più estremista. Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Lav settore cani e gatti cerca di mantenere la cosa sotto l'aspetto del ragionamento giuridico e del buon senso: «Per quanto riguarda l'ipotesi di aprire la caccia alla fauna domestica, è da sottolineare la contraddizione in termini dell'espressione "fauna domestica": "se con essa si vogliono intendere cani e gatti, è bene ricordare che questi animali sono protetti sia dalla legislazione nazionale che da quella regionale sul randagismo ed è assolutamente vietato ucciderli o maltrattarli.  L'articolo 544-bis del Codice penale, infatti, punisce con il carcere, da 4 mesi a 2 anni, chiunque uccida un animale per crudeltà o senza necessità. Siamo di fronte a una concessione illegittima e illegale al mondo venatorio. Gli eventuali danni al patrimonio zootecnico causati da cani randagi inselvatichiti, per legge, sono indennizzati dalle Regioni.  Anche sui gatti la normativa è chiara: è vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà e l'unica ipotesi in cui ne è autorizzata la soppressione è quella in cui siano gravemente malati o incurabili».

Secondo Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav caccia e fauna «Probabilmente gli estensori di queste proposte non conoscono a sufficienza le norme che lo Stato Italiano ha disposto a tutela della fauna selvatica, oltre che di cani e gatti.  Non si spiega altrimenti una proposta del genere, che, se approvata, rischia concretamente di trasformare i cacciatori in bracconieri e maltrattatori di animali. Quello della Lega Nord si configura come l'ennesimo, maldestro, tentativo di accondiscendere alle richieste delle frange più estremiste del mondo venatorio, nella speranza di ottenere una cambiale elettorale per le prossime elezioni»La Lav auspica «Che tali proposte vengano subito ritirate, solo così la Regione Friuli Venezia Giulia potrà scongiurare il rischio di diventare terreno di conquista per coloro che vogliono agire al di fuori delle Leggi dello Stato».

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