[28/10/2011] News

Centrale elettrica rumorosa: il sindaco puņ emanare l'ordinanza per limitare l'emissione

Il sindaco può ordinare che le attività di produzione di una centrale elettrica rispettino i limiti di immissione sonora stabiliti dalla normativa vigente fino ad arrivare alla sospensione momentanea dell'attività rumorosa. E può farlo con ordinanza contingibile e urgente che non ha natura sanzionatoria, ma ha il diverso e tipizzato scopo di contenere o abbattere le emissioni sonore al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente.

Lo ribadisce il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte (Tar) a proposito della questione riguardante la centrale elettrica di Fossano e il Comune.

Il sindaco del comune ha imposto prima il rispetto dei limiti di immissione sonora differenziali consentiti dalla normativa vigente e poi - con successiva ordinanza - ulteriori provvedimenti urgenti in merito ad emissioni acustiche degli impianti di produzione di energia elettrica.

Ossia il sindaco ha ordinato "la sospensione delle attività di turbinamento della centrale in pertinenza del condominio "Arcobaleno", nell'orario notturno definito dalla legge". E ha ordinato che l'attività di turbinamento in orario diurno sia sospesa sino a che non verrà prodotto un elaborato redatto da tecnico competente in materia acustica che attesti in modo preciso le condizioni di esercizio necessarie per garantire il rispetto dei limiti differenziali diurni e descriva le modalità con cui l'amministrazione potrà esercitare controlli per verificare il rispetto di tali condizioni.

E' la legge nazionale che attribuisce al sindaco la facoltà di adottare un'ordinanza urgente allo scopo di arginare l'inquinamento acustico. Un inquinamento fra l'altro definito dallo stesso legislatore come «introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime funzioni degli ambienti esterni».

Il che però, non significa che qualsiasi rumore provochi un danno alla salute dell'individuo: dal legislatore sono codificati dei valori limite di emissione e immissione in base alle sorgenti sonore e in riferimento alle diverse destinazioni d'uso.

Il Comune quindi ha e può esercitare la competenza per mitigare tal tipo di inquinamento, ma prima di provvedere deve accettarsi della situazione, ossia se i rumori provenienti dalla centrale elettrica non solo provochino disagio agli abitanti del posto, ma siano tali da raggiunge un grado di intollerabilità, tale da assurgere a una forma di vero e proprio inquinamento acustico con danno alla salute delle persone. E può farlo avvalendosi dell'Agenzie Regionali per l'Ambiente dato che rappresenta l'organo tecnico deputato a svolgere le verifiche ed i riscontri in materia di inquinamento acustico.

Comunque il provvedimento contingibile e urgente ha per suo presupposto il pericolo di grave danno che minacci il pubblico interesse a causa di una situazione di carattere eccezionale alla quale non si può far fronte con i normali mezzi predisposti dall'ordinamento giuridico. Un provvedimento di tale natura può essere adottata anche a seguito dell'esposto di una sola famiglia, non constando nella norma alcun parametro numerico o dimensionale. Perché l'accertata presenza di un fenomeno di inquinamento acustico - pur se non coinvolgente l'intera collettività - deve ritenersi sufficiente a concretare l'eccezionale ed urgente necessità di intervenire a tutela della salute pubblica.

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