[02/11/2011] News toscana

Pistoia, fotovoltaico sulla “cattedrale”: il comune perde gli incentivi?

Il capogruppo dell'Italia dei valori, Andrea Betti, si è fatto "portavoce" in Consiglio comunale a Pistoia, di una richiesta di chiarimento del circolo locale di Legambiente in merito al progetto del comune che prevede di coprire con pannelli fotovoltaici lo stabile delle aree ex Breda, conosciuto come la "cattedrale". L'associazione ambientalista ha chiesto come mai l'amministrazione comunale non si è attivata per ricevere le agevolazioni  previsti dalla legge che avrebbero consentito di risparmiare circa 60.000 euro. L'assessore al patrimonio Alberto Niccolai, ha spiegato che il restauro dell'immobile prevedeva un impianto fotovoltaico per 48.000 chilowattora l'anno e il sistema è stato progettato come parte integrante della copertura.

«Nel 2010, al momento dell'appalto dei lavori, si decise di estenderne gli effetti alimentando anche la vicina biblioteca San Giorgio. L'impianto sarà completato entro la fine del 2011 e può beneficiare degli incentivi del quarto decreto energia, tabella 6, in quanto ha le caratteristiche innovative descritte dalla normativa. Verrà richiesto anche il premio di cinque centesimi a chilowattora previsto per le coperture in fotovoltaico che sostituiscono le onduline in cemento amianto. Altri incentivi non potranno essere chiesti per il divieto di cumulabilità previsto dal decreto stesso».

Pur apprezzando il progetto, il presidente di Legambiente Pistoia, Antonio Sessa sentito da greenreport, non è completamente soddisfatto della risposta e non si spiega come mai in tempi economicamente difficili per gli Enti pubblici si sia persa questa opportunità. «Innanzitutto non comprendiamo come mai l'amministrazione non si sia rivolta allo Sper (Sportello pistoiese per le energie rinnovabili) per avere una consulenza su come affrontare l'iter progettuale. Secondariamente il fatto di aver fatto progetti separati una per la decoibentazione dell'amianto e uno per i pannelli fotovoltaici ha fatto perdere gli incentivi che l'amministrazione dice ora di chiedere successivamente».

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