[21/04/2011] News

Il turismo italiano potrebbe risparmiare oltre 54 milioni di m3 di acqua, pił di 3 milioni di Mwh di energia e 1.216 tonnellate di plastica

Nel 2010 le strutture turistiche aderenti a Legambiente Turismo hanno risparmiato un milione di m3 cubi di acqua, 2400 mwh di energia e 3.590 tonnellate di CO2. La ricerca nazionale - svolta sulle 426 strutture associate nel 2010 con 62.740 posti letto e 6.500.000 presenze annue - evidenzia che «Con misure semplici ma efficaci, siano stati raggiunti risultati molto significativi: un risparmio annuale di quasi un milione di metri cubi d'acqua (955.216); di 2394 Mwh di energia elettrica e gas metano per il riscaldamento dell'acqua e di 2,3 MWh grazie all'installazione di lampadine ad alta efficienza; il calo dei rifiuti e delle monodosi alimentari e igieniche (76,0 tonnellate di plastica in meno). Considerando le varie fonti di risparmio, la riduzione delle emissioni è di oltre 3500 tonnellate/anno di anidride carbonica».

Secondo una proiezione di Legambiente Turismo, «Sul totale delle presenze turistiche in Italia in un anno (circa 400milioni di pernottamenti), se le buone pratiche fossero adottate da tutte strutture ricettive del Paese, la CO2 verrebbe ridotta di oltre 200mila tonnellate. Il settore turistico potrebbe risparmiare oltre 54 milioni di metri cubi di acqua potabile; più di 3 milioni di Mwh di energia e 1216 tonnellate di plastica».

Oggi Legambiente ha premiato la Libera Università di Alcatraz di Jacopo Fo come struttura ricettiva "amica del clima", un riconoscimento «Per l'efficienza, il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili realizzati nella sua struttura di Gubbio».

Il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, ha sottolineato «La costanza con la quale, da 30 anni, ad Alcatraz, si lavora alla tutela dell'ambiente e della biodiversità, alla riduzione dei consumi energetici e idrici, alla corretta gestione dei rifiuti ha prodotto risultati importanti e garantito al centro una sostenibilità a tutto tondo. Se tutte le strutture ricettive d'Italia adottassero, anche solo in parte, gli accorgimenti e le tecnologie messi in opera nella Libera Università, il loro contributo alla riduzione di CO2 e alla lotta contro l'effetto serra e ai cambiamenti climatici potrebbe essere davvero notevole. E' anche grazie ad attività come queste che l'Italia può fare a meno del nucleare».

Da due anni, Alcatraz, che è anche un centro dimostrativo delle eco tecnologie, produce più energia di quella che consuma. L'energia elettrica è prodotta da 4 impianti fotovoltaici per 27,5 kw complessivi ed è in corso di realizzazione un quinto impianto da 50 kw. Le lampadine sono ad alto risparmio e a led. Cinque impianti solari termici forniscono l'80% dell'acqua calda. Il riscaldamento è prodotto da due caldaie a scarti di legna e da due caldaie a gas ad alta efficienza. Le case sono state ristrutturate per aumentare l'efficienza energetica, ottenendo un risparmio di combustibile del 50%.

Anche i consumi idrici sono stati ridotti della metà; Alcatraz è dotata di riduttori del flusso dell'acqua dei rubinetti e delle docce, impianti duali per lo scarico dei wc, due impianti di fitodepurazione delle acque nere. Inoltre, la Libera Università ricicla o riusa l'80% dei rifiuti e pratica il compostaggio. Ha recuperato a oliveto, frutteto e pascolo 400 mila metri quadrati di terreni abbandonati e realizzato 370 mila metri quadrati di rimboschimento.

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