[25/11/2011] News

Rafforzare la sicurezza delle linee elettriche per proteggere l'avifauna

Alla Conferenza delle parti della Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (Unep/Cms) che si conclude oggi a Bergen, in Norvegia, sono stati presentati due nuovi rapporti sui conflitti tra uccelli migratory e line elettriche: "The Review of the Conflict Between Migratory Birds and Electricity Power Grids in the African-Eurasian Region" e " Guidelines on How to Avoid or Mitigate the Impact of Electricity Power Grids on Migratory Birds in the African-Eurasian Region".

Le linee elettriche costituiscono una delle maggiori cause di morte accidentale tra l'avifauna, sia per l'elettrocuzione che per le collisioni. Si calcola che alla fine del 2010 ci fossero nel mondo 70,5 milioni di km di linee elettriche, molto spesso costruite con scarsa considerazione per il loro impatto ambientale. Entro il 2015 l'estensione delle linee elettriche potrebbe raggiungere i 76,2 milioni di km.

Lo studio dimostra che «Solo nella regione Africa-Eurasia, centinaia di migliaia di uccelli muoiono ogni anno per elettrocuzione e decine di milioni per collisioni con le linee elettriche. In generale, gli uccelli più grossi sembrano i più colpiti. Per alcune specie di grande taglia, che hanno una strategia riproduttiva lenta e che migrano attraverso questa regione, quali i pellicani, le cicogne, o fenicotteri, i rapaci, le gru, le otarde e i gufi, questa mortalità accidentale potrebbe portare a declini e/o ad estinzioni di popolazioni su scala locale o regionale». Secondo lo studio, l'elettrocuzione è la causa di mortalità più importante per il gufo reale e potrebbe essere la causa maggiore del declino della popolazione europea. In Sudafrica il 12% delle gru del paradiso, specie simbolo del Paese, e tra l'11 e il 15% delle otarde di Ludwig muoiono ogni anno in seguito a collisioni con le reti elettriche in pieno sviluppo. Lo studio evidenzia che «I siti critici per l'elettrocuzione si trovano negli habitat aperti che presentano pochi posatoi  naturali o alberi utilizzabili per la nidificazione, come le steppe, i deserti e le zone umide. Nello stesso tempo le collisioni sono notevoli in tutti i tipi di habitat della regione interessata, essendo i siti critici, per esempio, localizzati nelle zone di riunione degli uccelli quali quelli in prossimità di specchi d'acqua o   ai corridoi migratori».

Lo studio presenta anche l'attuale stato delle ricerche e le misure correttive messe in opera in alcuni Paesi  e da parte di utility elettriche per evitare la mortalità tra l'avifauna dovuta alle collisione ed all'elettrocuzione con le linee elettriche.

Le linee guida includono un insieme di raccomandazioni concrete rivolte ai governi, alle imprese elettriche, ed alle associazioni ed organizzazioni ambientaliste, sui metodi ed i mezzi per evitare e ridurre l'impatto delle reti elettriche sugli uccelli.

La segretaria esecutiva della Cms, Elizabeth Maruma Mrema, ha spiegato che «Le linee guida internazionali presentano numerose azioni politiche e legislative appropriate, così come delle misure tecniche innovative che permettono di attenuare  e ridurre la mortalità accidentale molto elevata degli uccelli causata delle reti elettriche. L'elettrocuzione degli uccelli non è unicamente un problema di conservazione. Ci sono anche delle conseguenze economiche e finanziarie, come le interruzioni di corrente e i blocchi per riparazioni che sono regolarmente imputabili all'elettrocuzione degli uccelli. La Convention on migratory species ed i suoi trattati specifici per la conservazione degli uccelli, come l'Aewa o l'Accordo sui rapaci, svolgono un ruolo importante e riuniscono i diversi protagonisti e punti di vista. Come dimostrano lo studio e le linee guida, disponiamo già di alcune esperienze. Inoltre, possiamo ancora progredire nelle risoluzione di questo conflitto sempre più importante tra le reti elettriche e gli uccelli»,

Anche se lo studio si occupa soprattutto della situazione in Europa e di alcune aree dell'Asia, del Medio Oriente e dell'Africa, le iniziative presentate nelle linee guida possono essere applicate a livello mondiale. Per esempio, in Olanda tutte le linee a bassa e media tensione sono state interrate, e misure simili sono in via di attuazione in alcune aree di Belgio, Gran Bretagna, Danimarca; Germania e Norvegia.

Erik Solheim, il ministro norvegese dell'ambiente e dello sviluppo internazionale, intervenendo a Bergen ha sottolineato che «La nostra esperienza in Norvegia dimostra che esistono diverse misure che possono ridurre i rischi di collisione ed elettrocuzione, come per esempio l'utilizzo di cavi sotterranei, la soppressione dei cavi superiori ed una migliore selezione dei tracciati delle linee, che si sono rivelati dei mezzi efficaci. Nei prossimi anni il governo norvegese spenderà 30 milioni di corone per ridurre la minaccia globale che pesa sul gufo reale europeo, specie molto minacciata. Le linee elettriche rappresentano una minaccia significativa per la specie in Norvegia Questo potrà anche contribuire ad evitare l'elettrocuzione di altre specie. In Norvegia diamo un'attenzione particolare a questa problematica e l'esperienza ci dimostra che le misure prese funzionano bene, ma resta ancora da fare enormemente su questa tematica».

Esistono anche misure meno costose, con soluzioni tecniche adattabili alle strutture esistenti, come l'isolamento delle parti pericolose delle linee, l'installazione di posatoi artificiali e di attrezzature che favoriscono la nidificazione degli uccelli, così come la messa in opera di dispositivi visivi avvertimento o di allontanamento  sui cavi aerei.

Uno degli autori delle linee guida, Jon Smallie dell'Endangered Wildlife Trust of South Africa, spiega che «L'attuale  mancanza relativa di infrastrutture elettriche nel continente è un'opportunità per evitare gli errori fatti durante la costruzione di nuove infrastrutture. In questo senso, le linee guida sono particolarmente opportune e possono avere un impatto significativo in termini di conservazione».

L'italiano Marco Barbieri, segretario esecutivo ad interim dell'African-Eurasian migratory waterbird agreement (Aewa/Cms), ha detto a Bergen che «Le autorità nazionali, le compagnie elettriche e le organizzazioni coinvolte nella salvaguardia degli uccelli e nella ricerca dovrebbero utilizzare queste linee guida come un primo passo per apprendere l'importante problema della mortalità aviaria causata dalle collisioni e dall'elettrocuzione. Devono anche lavorare di concerto per localizzare meglio l'impianto delle future linee e per identificare congiuntamente i siti critici dove le linee esistenti devono essere oggetto di miglioramento e di gestione per una migliore sicurezza degli uccelli». 

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