[06/02/2012] News

Fine del monopolio Ue sul tonno di Mauritius? Anche Cinesi e russi vogliono calare le reti

Anche i cinesi vogliono una parte del tonno pescato nella acque dell'isola-stato africana di Mauritius, i cui stock fino ad ora erano monopolizzati dall'Unione europea. A fine gennaio a Port Luis, la capitale di Mauritius, è arrivata una delegazione cinese per visitare il Seafood Hub, ma secondo il giornale mauriziano "Le Matinal", la delegazione cinese sarebbe interessata alla farina di pesce e dall'olio di tonno pescato nelle acque delle isole mascarene.

La produzione industriale  di farina di pesce richiede una manodopera specializzata ed un'attrezzatura costosa. I metodi più utilizzati sono: l'essiccamento diretto, che da una farina bianca, e l'essicamento dopo cottura, che dà una farina più scura che chiamiamo farina di pesce. Il  tenore in olio di pesce fresco determina il metodo da utilizzare. Secondo il giornale di Mauritius anche i russi sarebbero molto interessati a questo prodotto «e dovrebbero visitare Mauritius molto presto per le stesse ragioni».

Sfruttando la sua insularità e la sua tradizione di pesca Mauritius ha deciso di fare del settore dei prodotti del mare un nuovo pilastro dell'economia di questo piccolo Stato di 1.865 km2 con un milione e 200 mila abitanti; esiste anche un'industria conserviera in piena crescita, ma è il commercio con l'estero che potrebbe avere molte controindicazioni.

 Attualmente Mauritius Esporta 3.000 tonnellate di tonno all'anno verso l'Unione europea, che dovrebbero presto aumentare a 5.000 tonnellate a causa delle restrizioni alla pesca del tonno rosso, ormai sulla via dell'estinzione, nelle acque europee. I pescherecci europei pescano nelle acque territoriali di Mauritius in cambio di diritti di pesca che vengono pagati al governo di Port Louis e l'accordo tra Ue e Mauritius prevede che, oltre la licenza, vengano pagati altri 500.000 euro per le 5.000 tonnellate di tonno che pescheranno nelle acque dell'isola nell'Oceano Indiano.

L'arrivo dei cinesi e dei russi aprirebbe una competizione con gli europei ed una corsa al tonno che probabilmente, visto anche la forte elusione delle regole e delle quote che esiste nel settore (cosa per la quale proprio cinesi e russi sono  tristemente famosi) porterà probabilmente in poco tempo ad un grosso abbassamento degli stock di tonno a Mauritius. Così probabilmente pescheremo un po' meno pregiatissimo tonno rosso nel Mediterraneo e molto più tonno nell'Oceano Indiano, trasferendo, come spesso accade, il problema dall'Europa all'Africa.

Torna all'archivio