[20/02/2012] News

Josephine Seamount, la prima montagna sottomarina protetta dell’Atlantico nel repertorio Ebsa

La Josephine Seamount, situata nel gruppo dei Horse-shoe Seamount dell'Oceano Atlantico, è stata iscritta nel repertorio provvisorio delle Ecologically or biologically significant marine areas (Ebsa) che descrive le aree marine importanti dal punto di vista ecologico e biologico. La Cop 10 della Convention on biological diversity (Cbd) che si è tenuta nel 2010 a Nagoya, in Giappone, ha definito il procedimento di determinazione delle aree Ebsa fondandolo su basi scientifiche condivise.

L'Atlantico nord-orientale è una regione importante per la salvaguardia marina dinamica in alto mare. Nel 2010 i ministri dei Paesi che aderiscono alla Commissione Ospar della Convention for the Protection of the Marine Environment of the North-East Atlantic (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Svezia, Svizzera ed Unione europea) hanno creato la prima rete mondiale di aree marine protette in alto mare, la High Seas Marine Protected Areas. Nel settembre 2011 la Commissione Ospar ha organizzato con la North-East Atlantic Fisheries Commission il primo workshop regionale dell'Ebsa in collaborazione con il segretariato della Cbd.

La montagna sottomarina Joséphine è il più occidentale del gruppo Horseshoe ed è un punto essenziale per le specie che si spostano tra i fondali europei e quelli di isole oceaniche come Madera e le Azzorre. Joséphine è nota per la sua produttività biologica e fa parte dell'Atlantic deep-sea sub-region nella quali acque temperate sono ospitati coralli, gorgonie e aggregati di spugne che formano habitat molto vulnerabili, anche se molto densi, ed a recupero lento.

Ricardo Santos, dell'università delle Azzorre, che ha prodotto la comunicazione scientifica sulla montagna sottomarina Josephine per la Commissione Ospar, spiega che «si tratta del primo monte sottomarino scoperto grazie alle esplorazioni oceaniche del 1869. E' diventato quindi, a giusto titolo, il primo caso di descrizione scientifica di un'Ebsa. Il repertorio on-line è stato sviluppato nel quadro di un processo gestito dalla Cbd, aiutata da partner come l'Ocean biogeographic information system (Obis) e la Global ocean biodiversity iniziative dell'Ioc/Unesco.

La Josephine Seamount è uno dei sei siti completamente protetti come zona marina protetta dell'Ospar, ma questo non costituiva la condizione per entrare a far parte dell'Ebsa.  Il segretario esecutivo della Commissione Ospar, David Johnson, spiega che «la descrizione scientifica delle Ebsa costituisce un punto di partenza che permette di prevedere le aree dove il contrasto al rischio che rappresentano  la conservazione  e l'utilizzo sostenibile devono essere più importanti che in altre zone. La maggioranza di queste aree determinate come candidate Ebsa  (areas meeting Ebsa criteria based on scientific assessment by the workshop) nell'Atlantico di nord-est sono zone estese per le quali gli Stati e le organizzazioni intergovernative competenti possono prendere delle misure di gestione e di salvaguardia rafforzate, conformemente al diritto internazionale». Questa descrizione scientifica delle Ebsa da parte del workshop, così come il prototipo di repertorio, saranno studiati dal Subsidiary body on scientific technical and technological advice (Sbstta) della Cbd  che si riunirà dal 30 aprile al 5 maggio e dalla Cop 11 della Cbd  che si terrà ad ottobre).

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