[24/10/2012] News

Una "eco cittą" al posto di una ex area industriale: ecco l'esempio marchigiano

Una sorta di quartiere green al posto di un'ex area industriale, un progetto immobiliare realizzato a Porto Potenza Picena, nelle Marche, frutto di un investimento del Fondo immobiliare Ecocittà, costituito da investitori italiani e stranieri (gestito da Namira S.G.R.p.A), che ha l'obiettivo di "praticare" la sostenibilità in tutte le fasi della realizzazione. I lavori sono cominciati nella primavera del 2011, con l'abbattimento dei fabbricati della Ex Ceramica Adriatica e la successiva bonifica del terreno sottostante, su un'area di 60.000 metri quadrati.

Questa operazione (ancora in corso) prevede la raccolta differenziata dei rifiuti recuperati nell'abbattimento dei fabbricati e nei diversi strati del terreno sottostante, e la realizzazione di una barriera idraulica con 4 pozzi per pompare l'acqua di falda da spedire al depuratore per il successivo ri-pompaggio dell'acqua nel fosso a mare. La fase di costruzione ha come obiettivo primario quello di non consumare terreno agricolo e riqualificare una zona abbandonata attraverso la realizzazione di edifici a basse emissioni, grazie all'utilizzo di tecnologie fotovoltaiche, geotermiche e  uso di materiali a "filiera corta". Le costruzioni, ad alta efficienza energetica (tutte in classe A e A+), consistono in edifici multipiani residenziali, urban villa e zone commerciali, sono dotati di accorgimenti tecnici come rivestimenti sulla facciata che ombreggiano ed evitano il surriscaldamento, ed elevati standard acustici. Il vero valore aggiunto però dovrebbe essere rappresentato dal sistema dei servizi e dalla riduzione dei volumi come spiegato da Guy Bertolozzi, rappresentante di Ecocittà: «Ad accompagnare le oltre 500 unità abitative ci saranno 25.000 mq per i servizi e 10.000 mq di parco verde pedonale, oltre che una piazza attrezzata di 3.000 mq.

Un numero su tutti rende l'idea della trasformazione in atto: la nuova volumetria edilizia che sorgerà al posto della ex Ceramica sarà pari solamente al 51% della volumetria del complesso industriale pre-esistente (148.950 mc anziché 290.865 mc), potendo per il resto contare su ampi spazi verdi e comuni». Si tratta di un progetto importante per un investimento di  oltre 100 milioni di euro che almeno sulla carta ha degli aspetti positivi, ma la sostenibilità dell'intera operazione deve essere verificata passo per passo (perché il greenwashing è sempre più diffuso) anche se le amministrazioni pubbliche pare che l'abbiano avvallata senza nessun dubbio anche considerando il cambio di destinazione d'uso. 

«Si avvia la modernizzazione urbanistica di Porto Potenza Picena con l'eliminazione di un fabbricato industriale che in passato ha causato tanti disagi e tante proteste nella popolazione circostante restituendo 2/3 della superficie occupata dalla ex Ceramica ai cittadini sotto forma di spazi verdi, strade e parcheggi - ha dichiarato il sindaco di Porto Potenza Picena Sergio Paolucci - Un importante esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di intervento sociale, sottolineato dalla convenzione stipulata con il Fondo Immobiliare Ecocittà, grazie al quale avremo una nuova scuola elementare e il 25% delle abitazioni vendute a prezzo convenzionato».

Il progetto piace anche alla Regione che lo ritiene in sintonia con la propria programmazione urbanistica. «Questo progetto si inserisce in maniera esemplare nella vita della nostra comunità, per diversi motivi- ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca- Siamo in presenza di un esempio virtuoso di internazionalizzazione, che non significa solo esportazioni, ma anche integrazione della nostra economia con quelle degli altri Paesi. Qui siamo in presenza di risorse internazionali investite nel nostro territorio, oltre 100 milioni di euro che sono in grado di spingere la nostra economia. Inoltre il progetto è in linea con la programmazione urbanistica regionale che si fonda sul recupero e riqualificazione dell'esistente e non sul consumo di nuovo suolo». Al momento sono già in fase di realizzazione 3 lotti, di cui uno residenziale e due promiscui residenziali e commerciali. 

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