[12/11/2012] News

Censimento di Cina e Wwf per contare e salvare le ultime neofocene dello Yangtze

La Cina ha dato il via al censimento delle neofocene dello Yangtze (Neophocaena phocaenoides), la sottospecie di cetacei in via di estinzione che vive nel più lungo fiume del Paese e che i cinesi chiamano jiangzhu o "maiali di fiume". Il team che si occuperà del censimento è composto da ricercatori del ministero dell'agricoltura di echino, dell'Accademia cinese delle scienze e dal Wwf ed è salpata l'11 novembre da Wuhan, une citta della Cina centrale sulle rive dello Yangtze.

Il censimento delle neofocene , durerà 40 giorni e sarà il più completo dal 2006, quando uno studio aveva rivelato che la popolazione dei cetacei di fiume era calata a 1.800 individui, annunciando la prossima estinzione delle neofocene. Probabilmente oggi non restano più di mille di questi cetacei nello Yangtze e nei due laghi che forma: il Dongting e il Poyang e secondo  Wang Ding, ricercatore dell'istituto di idrobiologia dell'Accademia cinese delle scienze, «Le neofocene  potrebbero estinguersi entro 10 o 15 anni se non prendiamo misure energiche». Il calo delle neofocene sarebbe del 6,4% all'anno e nel lago Dongting questi cetacei nel 2010 erano ormai ridotti a 198 individui, con un tasso medio annuo di riduzione ancora più alto: 7,9%.

Il team cinese e del Wwf censirà i cetacei con un sistema sonar lungo il corso medio ed inferiore dello Yangtze e raccoglierà dati sul popolamento della specie, per contribuire alle future iniziative di protezione delle Neophocaena phocaenoides. I risultati preliminari del censimento saranno pubblicati già entro dicembre.

Wang Kexiong, capo aggiunto del team del censimento, ha spiegato all'agenzia ufficiale cinese Xinhua: «In quanto specie emblematica del fime Yangtze, la neofocena è un barometro delle condizioni ecologiche del fiume» ed anche per questo forse gli scienziati non si aspettano buoni risultati perché le attività antropiche e l'inquinamento del Fiume Azzurro sono in aumento. Il censimento del 2006 decretò l'estinzione "funzionale" nello Yangtze del  lipote (Lipotes vexillifer) il delfino di fiume che i cinesi chiamano baiji, ormai ridotto ad unsa popolazione così minuscola da non consentirne la riproduzione.

Un rapporto del Wwf del 2010 dava la colpa del declino rapidissimo dei due cetacei alla pesca illegale, alla scarsa depurazione delle acque ed all'intenso traffico navale.

Lei Gang, direttore del Freshwater Program del Wwf China, ha detto che «E' necessaria un'azione immediata se si vuole salvare le neofocene dallo stesso destino dei delfini baiji», per riuscirci bisogna applicare meglio la legislazione esistente, vietare alcuni tipi di pesca, impedire il dragaggio selvaggio della sabia ed istituire e gestire bene nuove riserve naturali lungo lo Yangtze.

Secondo Wong il censimento potrebbe però servire a portare le neofocene all'attenzione nazionale ed a metterle nella lista degli animali cinesi che hanno più bisogno di protezione, convincendo il governo centrale ad investire maggiormente nella loro salvaguardia.

A marzo nello Yangtze e nei laghi  Dongting e Poyang sono state trovate morte 32 neofocene, nel tratto di fiume tra tra Yichang e Wuhan non vengono segnalati da tempo cetacei e i ricercatori cinesi non sono per niente ottimisti sul risultato del censimento, seondo Li «Questa tragedia dimostra che la neofocena dello Yangtze focena si trova ad affrontare sfide enormi. Le morti delle neofocene dimostrano che in assenza di misure efficaci per invertire radicalmente la tendenza del degrado ecologico, il futuro di questa incredibile creatura è tutt'altro che certo. Dobbiamo agire immediatamente».

Il Wwf spiega che le analisi effettuate sui cetacei morti rivelano una lunga lista di colpevoli, compresa la pesca con l'elettricità, gli incidenti con eliche, la scarsità di cibo e l'avvelenamento.

L'autpsia effettuata il 17 aprile su due nefocene  dall'istituto di idrobiologia dell'Accademia cinese delle scienze ha dimostrato che una era morta per un urto con le eliche di un'imbarcazione e l'altra per electrofishing, ma la causa di morte più probabile a lungo termine sembra l'inquinamento, mentre il cambiamento climatico, con il calo del livello dello Yangtze, starebbe riducendo la disponibilità di cibo.

Il ministero dell'agricoltura e la municipalità di Yueyang, che prima volevano catturare e trasferire tutte le neofocene superstiti del Dongting, ora hanno accettato la proposta del Wwf di salvaguardare le aree del lago dove vivono e di reprimere la pesca illegale e regolamentare i dragaggi di sabbia ed il traffico fluviale. 

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