[19/11/2012] News

Contraffazione alimentare, per l'Italia danno da 1,1 miliardi di euro e 40mila posti di lavoro

Dopo quelli della Green Economy e quelli della Cultura, è ora il turno degli Stati Generali della Contraffazione, in corso a Milano. È anche questo un campo dove - purtroppo, stavolta - l'Italia riesce suo malgrado a distinguersi. Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Milano-Lodi, prendendo la parola all'evento afferma infatti che «la contraffazione comporta un danno all'agroalimentare di 1,1 miliardi di euro. Una vera e propria aggressione alle produzioni del nostro Paese che crea una perdita economica e d'immagine enorme, che vale quasi 40 mila posti di lavoro del settore».

«La contraffazione - ha spiegato Boselli -  è un fortissimo attacco al sistema agricolo e a tutto l'agribusiness che rappresentano oltre il 15% del Pil del Paese e garantiscono più del 10% dell'occupazione nazionale. È difficile difendere l'immagine dei nostri prodotti agroalimentari perché non esiste ancora una legislazione efficace in campo internazionale che consenta una adeguata protezione. Più che di iniziative private, come la costituzione di nuovi marchi nazionali, siamo convinti che l'azione prioritaria di tutte le componenti produttive e istituzionali italiane debba essere l'impegno in ogni sede internazionale, affinché vengano attuati ed ampliati gli strumenti legislativi a tutela delle produzioni agroalimentari».

Per combattere il fenomeno, sarà fondamentale il previsto organismo europeo per la lotta all'agropirateria, che Confagricoltura si augura assuma le caratteristiche di un'agenzia ‘di intelligence' in grado di effettuare i controlli e perseguire i colpevoli.  Serve anche un intervento, in sede WTO, per tutelare il sistema comunitario delle indicazioni geografiche, degli standard tecnici in campo ambientale e sociale.

Per combattere il fenomeno - comunica Confagricoltura in una nota - sarà fondamentale il previsto organismo europeo per la lotta all'agropirateria, che Confagricoltura si augura assuma le caratteristiche di un'agenzia ‘di intelligence' in grado di effettuare i controlli e perseguire i colpevoli.  Serve anche un intervento, in sede WTO, per tutelare il sistema comunitario delle indicazioni geografiche, degli standard tecnici in campo ambientale e sociale.

Ma occorre anche intervenire nel merito dell'educazione dei consumatori. Dall'indagine La percezione della contraffazione tra i consumatori emerge che, anche se il 90% del campione sa che comprare prodotti contraffatti è un reato e il 70% è consapevole che la contraffazione alimenta la criminalità organizzata e conosce potenziali rischi per la salute, quasi il 73% degli acquirenti dichiara di non sentirsi in colpa nei confronti del fisco. Le motivazioni dell'acquisto della merce contraffatta rimangono per lo più di natura economica: il prodotto contraffatto è percepito come più conveniente.

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