[28/11/2012] News

Sicilia, Legambiente a Crocetta: revoca le autorizzazioni del Mobile User ObjectiveSystem (Muos)

Presidio alla base Usa di Niscemi per bloccare il tir speciale con la gru per sollevare tre parabole

Legambiente ha chiesto al neo-presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta di revocare tutte le autorizzazioni di competenza della Regione Sicilia per la costruzione della stazione di terra del Mobile User Objective System  (Muos) nell'area di Niscemi (Caltanissetta). Il Muos è un programma gestito dal Dipartimento della difesa Usa ed ancora nella sua fase di sviluppo, un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta composto da 4 satelliti e 4 stazioni di terra, una delle quali è in costruzione vicino a  Niscemi. Legambiente sottolinea che «Il sistema comporta la creazione di un campo elettromagnetico enorme, perciò, come ricordano gli studi di Massimo Zucchetti (professore ordinario di impianti nucleari, cattedra di "Protezione dalle Radiazioni", Politecnico di Torino) e Massimo Coraddu (consulente esterno, dipartimento di energetica, Politecnico di Torino), "per un principio di salvaguardia della salute della popolazione e dell'ambiente, non dovrebbe essere permessa alcuna installazione di ulteriori sorgenti di campi elettromagnetici presso la stazione Nrtf di Niscemi, e anzi occorre approfondire lo studio delle emissioni già esistenti e pianificarne una rapida riduzione, secondo la procedura di "riduzione a conformità" prevista dalla legislazione italiana in vigore. Alle emissioni del sistema Muos sono associati rischi di gravi incidenti e di danni per la salute della popolazione e per l'ambiente, che andrebbero attentamente valutati, e che ne impediscono la realizzazione alla distanza di appena qualche Km da aree densamente abitate, come quella della cittadina di Niscemi"».

Oggi il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha detto: «In considerazione del principio di precauzione, chiediamo al governo di sospendere immediatamente la prosecuzione del progetto, in attesa che vegano valutati tutte le conseguenze sulla salute, e di garantire la massima trasparenza nel fornire le informazioni alla popolazione».

In Sicilia si dice che le piattaforme per ospitare le grandi antenne sarebbero già pronte ed è atteso a momenti il passaggio di un convoglio in Contrada Ulmo che porterà all'interno del cantiere una gru idonea a sollevare le parabole. Dal 22 novembre i comitati No Muos presidiano la base militare americana di Niscemi dove è in costruzione il sistema di antenne satellitari. Non intendono far passare il tir speciale che trasporta la gru che dovrà sollevare le tre parabole che si trovano già nel cantiere. I comitati No Muos dicono che i i mezzi speciali per montare l'antenna militare Usa dovevano arrivare lunedì e che questo è «Il penultimo passo, prima del lancio dei satelliti utili a gestirla, di un'opera a cui la popolazione si oppone da mesi». I manifestanti del comitato regionale No Muos, in presidio davanti alla base statunitense, aspettano da giorni l'arrivo delle gru per bloccarle, «Tra la solidarietà poco concreta e l'isolamento delle istituzioni», dicono. 

spiega Mimmo Fontana, presidente del Cigno Verde siciliana, spiega:«Legambiente ritiene che della vicenda Muos debba occuparsi l'Assemblea regionale siciliana in apposita seduta, affinché sia la massima istituzione siciliana ad esprimersi sul futuro dei suoi cittadini dato che la costruzione della stazione satellitare riguarda il futuro dell'intero territorio siciliano. A luglio scorso, prima della sua vittoria, Rosario Crocetta disse: "La Regione ha dato delle autorizzazioni. Io sono convinto che il prossimo presidente le debba revocare senza mezzi termini. Questa è la mia posizione". Ora che è stato eletto, è nelle condizioni di mettere in essere il suo pensiero. Il sito Muos ricade all'interno di una delle riserve naturali più importanti dell'isola e sembrava che i vincoli di riserva naturale orientata, Sic e Zps, potessero bloccare l'installazione. Ma il silenzio istituzionale che è calato sul progetto è servito per far andare avanti i lavori senza alcun intralcio».

Lo scorso ottobre, qualche ora prima della manifestazione nazionale contro l'installazione del terminale terrestre del Muos, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio del 2011, erano stati sequestrata per violazione delle leggi sull'ambiente l'area e gli impianti del Muos  e della stazione "Naval radio transmitter facility" (Nrtf) delle Forze Armate Usa in Sicilia.  La Commissione parlamentare sull'uranio impoverito, dopo l'audizione dell'11 settembre dei sindaci di Niscemi e di Vittoria (la città di Crocetta), del Wwf e dei rappresentanti dei Comitati No Muos, aveva chiesto alle autorità competenti «Una moratoria per l'installazione del sistema Muos, in applicazione del principio di precauzione, in attesa di acquisire la certezza che la sua installazione non sia dannosa alla salute dei cittadini».

Ma già all'inizio del 2009 Legambiente, i comitati di base e il Movimento No Muos avevano chiesto alla Regione Sicilia la revoca di tutti gli atti riguardanti l'impianto di Niscemi.  Fontana ricorda che «L'allora presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, dopo una prima presa di posizione contro il Muos, fece marcia indietro prendendo tempo, ma di fatto consentendo l'avanzamento dell'iter amministrativo. Ci aspettiamo che ora il presidente Crocetta si muova rapidamente e con coerenza blocchi questo progetto». 

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