[30/11/2012] News

Life Parc: come proteggere i pesci del Magra e del Vara

Un convegno il 4 dicembre a Sarzana

Il 4 dicembre 2012 alle ore 9.00, nella sala consiliare del Comune di Sarzana, si terrà il Convegno "Il progetto LIFE P.A.R.C. per la tutela della biodiversità, il rafforzamento delle aree protette e le politiche di sistema". La giornata, organizzata dal Parco di Montemarcello-Magra, Regione Liguria, Provincia della Spezia e Legambiente, costituisce l'evento conclusivo di un progetto, iniziato nel dicembre 2009, che ha visto la realizzazione di studi ed interventi a tutela della biodiversità fluviale in alcune aree dei fiumi Magra e Vara.

Petromyzon And River Continuity (Parc) è un progetto finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Life+ 2007, promosso dall'Ente Parco di Montemarcello-Magra in collaborazione con la Regione Liguria, la Provincia della Spezia, il Dipartimento per lo studio del Territorio e delle risorse dell'Università degli Studi di Genova) e Legambiente, il cui principale obiettivo è quello del miglioramento della conservazione della Lampreda di mare, della Cheppia, del Vairone, della Rovella e del Barbo all'interno del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra. Il Parc spiega che «Lungo il corso dei fiumi Magra e Vara queste specie sono minacciate da interventi quali escavazioni in alveo, cementificazione delle sponde, sbarramenti o inquinamento che mettono a rischio l'ecosistema, insieme al bracconaggio ed alle attività di pesca illegale.

Il progetto ha realizzato interventi di ripristino della continuità fluviale ed ecologica dei fiumi Magra e Vara che risulta fondamentale per il mantenimento e l'incremento delle specie in questione e in particolare della Lampreda di mare (specie a rischio di estinzione in Italia)».

Al convegno del 4 dicembre a Sarzana verranno presentati i risultati finali del progetto e Matteo Tollini, responsabile aree protette di Legambiente Toscana sottolinea: «Questo momento di confronto e presentazione del progetto Life Parc si inserisce nel dibattito "caldo" sulla gestione del territorio e delle aree fluviali alla luce delle alluvioni che si stanno susseguendo nel Bacino ligure-toscano del fiume Magra . La riqualificazione degli ambienti fluviali non è solo utile per la tutela della biodiversità ma deve diventare l'approccio per la gestione del territorio alluvionale, rivedendo radicalmente la politica urbanistica ed abbandonando l'inefficace sistema delle opere idrauliche a protezione di insediamenti edificati in luoghi sbagliati che, invece, dovrebbero essere delocalizzati. In questo quadro un Parco interregionale del Fiume Magra, da costruire estendo l'area protetta anche nel tratto toscano, sarebbe il soggetto capace di applicare efficaci politiche integrate di difesa dal rischio idrogeologico e tutela dell'ambiente fluviale».

Nella mattinata interverranno il relatori del Parco di Montemarcello-Magra, coordinatore del progetto, dell'Università di Genova, della Regione Liguria, della Provincia della Spezia e di Legambiente che illustreranno i risultati del progetto.

I lavori saranno aperti dal sindaco del Comune di Sarzana, Massimo Caleo, del presidente di Legambiente Liguria, Santo Grammatico e dal presidente del Parco di Montemarcello-Magra, Francesco Pisani che dice: «La giornata sarà l'occasione per illustrare ai partecipanti i risultati ottenuti dal 2009 ad oggi senza tralasciare le difficoltà incontrate e le criticità emerse nel corso del progetto. Nel programma della giornata sono stati lasciati spazi per il dibattito ed in particolar modo nella Tavola rotonda prevista nel pomeriggio si parlerà del tema del ruolo dei parchi per la conservazione della biodiversità fluviale. Alla tavola rotonda parteciperanno figure di rilievo nel panorama locale e nazionale quali Giulio Conte (Ambiente Italia), Giampiero Sammuri (Federparchi), Susanna D'Antoni (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale - Ispra), Renata Briano (Regione Liguria) e Antonio Nicoletti (Legambiente). La gestione degli ambienti fluviale e la conservazione degli ecosistemi è un tema molto sentito anche da parte degli amministratori provinciali e regionali che porteranno il loro contributo al tavolo di discussione della giornata».

La partecipazione al convegno è gratuita. Ai partecipanti sarà distribuita la pubblicazione "Le buone pratiche per la tutela del paesaggio e delle risorse fluviali" ed altro materiale informativo sulla gestione della biodiversità.

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