[04/02/2013] News

Miracolo in Repubblica Centrafricana: ecco il governo di unità nazionale tra ex nemici

I ribelli della coalizione Séléka mettono le mani sulle risorse naturali e minerarie

Séléka, che con le sue milizie era arrivato alle porte della capitale Bangi - è entrato come vice-premier e ministro della Difesa, della ristrutturazione dell'esercito e degli ex combattenti e vittime di guerra nel governo di transizione uscito dagli accordi di pace dell'11 gennaio di Libreville, in Gabon. A nominarlo è stato un decreto del presidente François Bozizé, cioè lo stesso uomo che Am Nondroko voleva rovesciare con le buone o con le cattive.

L'altro vice-premier è il colonnello Anicet Parfait Mbaye, che appartiene alla cosiddetta "majorité présidentielle", ministro uscente ai Trasporti e che ora è stato promosso agli Esteri, integrazione africana, francofonia e centrafricani emigrati.

Il governo di transizione è stato formato in tempi record, 15 giorni dalla sua nomina, dal nuovo primo ministro della Repubblica Centrafricana,  Nicolas Tiangaye, uno degli uomini più stimati dell'ormai ex opposizione democratica, e conta 33 membri: oltre al premier ed ai due vice-premier, un ministro di Stato, 22 ministri e 7 ministri con delega. Si tratta di un vero governo di unità nazionale che rappresenta le 5 forze fondamentali di uno dei Paesi più poveri del mondo seduto su enormi ricchezze nazionali. Nel nuove esecutivo sono infatti rappresentati: la coalizione armata ribelle Séléka, l'opposizione democratica, i politico-militari non armati, la società civile e la maggioranza presidenziale.

Il premier Tiangaye ha anche il portafoglio delle finanze ed è assistito dal ministro delegato Dieudonné Tokofeissé.

Il ministro delegato del vicepremier della Séléka Dotodjia è quello che fino a pochi giorni era un suo nemico: il generale di divisione Antoine Gambi, ex ministro degli esteri che ha l'incarico di seguire il programma  disarmo, smobilitazione e reinserimento degli ex combattenti.

Ad un altro capo dei ribelli della Séléka, il leader della Convention des patriotes pour la justice et la paix, è andato un dicastero importantissimo per un Paese che basa la sua economia sulle risorse ambientali: quello delle Acque, delle foreste, caccia e pesca, ambiente ed ecologia. E che i ribelli abbiano voluto assumere il controllo politico delle risorse lo si vede anche dalla nomina di uno dei capi della Seleka, Prince Emilien Yéguida Danguéné, a ministro dello Sviluppo dei progetti minerari ed energetici, mentre al ministero della Geologia, delle ricerche minerarie e dell'idraulica va Herbert Djono Ahaba, un militante dell'Union des forces démocratiques pour le rassemblement (Ufdr) la terza milizia armata della coalizione ribelle.

Christophe Gazambeti, portavoce della Coalition Séléka è stato nominato ministro della Comunicazione, della cultura civica e della riconciliazione nazionale.

Il dicastero dell'Economia, pianificazione e cooperazione  è toccato ad  Enoch Dérant Lakoué, presidente del Parti Social Démocrate che appoggia il presidente Bozizé. Gli altri uomini del Presidente nel governo sono  .

Josué Binoua alla Sicurezza, immigarzione-emigrazione ed ordine pubblico; Jacques Mbosso, confermato a ministro della giustizia; Davy Yama ministro dell'Habitat; Edouard Patrice Ngaïssona, alla Gioventù e sport, arti e cultura; Maurice Yondo segretario generale del governo; Dorothée Aimée Malenzapa è allo Sviluppo rurale, affiancato da Joseph Bendounga, del Partito Mdrec di opposizione  che è il suo nuovo ministro delegato incaricato dell'Allevamento.

Marie Madeleine Nkouet  è la nuova ministro della Sanità pubblica, popolazione e lotta all'Aids, mentre Théodore Jousso resta ministro ai trasporti ed all'aviazione.

Henry Pouzere, dell'opposizione democratica è il nuovo ministro delle Poste, telecomunicazioni e nuove tecnologie; l'altro esponente dell'opposizione democratica che entra nel governo di unità nazionale è Marcel Loudégué del  Mouvance Patassé, all'Educazione e ricerca scientifica.

Per la società civile, il sindacalista Sabin Kpokolo è stato nominato ministro della Funzione pubblica, del lavoro e della sicurezza sociale; il Commercio va a Amalas Amias Haroun, mentre Marie Madeleine Moussa Yadouma occupa il dicastero degli Affari sociali e della famiglia.

Il ministro dello Sviluppo del turismo e dell'artigianato è Abakar Sabone, leader del Mlcj, del gruppo politico-militare non armato, come Joachim Kokaté che si occuperà di piccole e medie imprese, L'ex portavoce del Fdpc, André Ringui Le Gaillard, è ministro all'Urbanismo.  

Secondo l'Accord politique de Libreville, questo strano governo di nemici dispone di un mandato di un anno rinnovabile. Le elezioni legislative nella Repubblica Centrafricana sono previste entro il 2014.

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