[21/03/2013] News

Treno verde, al "Trofeo Tartaruga" trionfa ancora la bicicletta

Sul gradino più alto del podio sale ancora la bicicletta. Questo l'esito della "gara" organizzata e ideata da Legambiente, "Trofeo Tartaruga" che mette in competizione i vari mezzi di trasporto per scoprire il modo più veloce, economico e meno inquinante per muoversi in città. La competizione si è tenuta nel traffico caotico di Roma, in occasione della tappa del Treno Verde, la campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane, in sosta al binario I della stazione Termini fino a sabato 23 marzo.

Il percorso prevedeva la partenza da piazza Gondar nei pressi della Stazione Nomentana, con una tappa alla stazione Tiburtina e l'arrivo al binario I di Roma Termini. Un tragitto di cinque chilometri che è partito da uno dei punti storicamente più inquinati di Roma. Si tratta di uno degli snodi maggiori della capitale, soprattutto dopo l'attivazione della metro B1, che vede ogni giorno la presenza di migliaia di cittadini e pendolari. Così come nodi nevralgici per la mobilità urbana sono la zona della stazione Tiburtina e della Nomentana.

«Si tratta di un percorso che attraversa le zone più critiche della città di Roma per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico e la mobilità - ha sottolineato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - dove poco o nulla è stato fatto per la riduzione del traffico. Anche oggi è stato dimostrato che il treno metropolitano resta sempre di più un'infrastruttura centrale per la città, ma in attesa dell'entrata in funzione della linea C è venuto il momento di ridiscutere di come migliorare la qualità del servizio, come tornare a investire sul trasporto su ferro, non solo in città ma nell'area romana più ampia. Da anni, invece- ha continuato Parlati- si è fermi con gli investimenti in questo settore: la Regione investe solo lo 0,13 per cento del suo bilancio, pari a circa 35 milioni di euro, su questo servizio vitale per la mobilità dei cittadini. Occorre lavorare e investire non solo sull'infrastruttura ma anche sugli stessi mezzi, ormai invecchiati.

La Regione prenda in mano la situazione a affronti un tema imprescindibile per la qualità della vita delle persone che è invece stato abbandonato nella scorsa legislatura. Altra sfida importante è quella legata ai tram. Anche qui registriamo una totale assenza di programmazione e di interventi: da anni è nascosto in un cassetto un progetto di riorganizzazione della rete tramviaria. Lo si riprenda, se ne discuti e si affronti finalmente il tema della mobilità in maniera seria e responsabile», ha concluso Parlati.

Nel dettaglio della competizione, la bicicletta, guidata da Lorenzo Grassi, giornalista di Metro, ha impiegato 20 minuti per tagliare il traguardo, percorrendo l'intero percorso senza mai incontrare una pista ciclabile e rischiando più volte di essere travolta dalle auto. Sul secondo gradino del podio sono saliti i mezzi pubblici, treno e metropolitana, dove hanno viaggiato Cristiana Avenali, Consigliere Regione Lazio, e Aniello Semplice, direttore Regionale Trenitalia Lazio, con un tempo di percorrenza di 29 minuti, compreso un lungo tempo di attesa per la metro (più che affollata) di circa dieci minuti. Lo scooter, guidato da un volontario di Legambiente è invece arrivato terzo con un tempo di 33 minuti.

Ultimo posto l'automobile elettrica Renault Twizy, guidata da Danilo Chirico, caporedattore di Paese Sera, che ha impiegato minuti 37 minuti, con un ampio distacco rispetto al primo classificato dovuto anche e soprattutto dal tempo impiegato per trovare un parcheggio. «Il nostro impegno è quello di realizzare nell'arco dei primi mesi della legislatura, più precisamente nei primi 120 giorni, il piano trasporti per una mobilità sostenibile - ha dichiarato Avelani, consigliere regionale Lazio - Si tratta di un'esigenza non più rinviabile per migliorare la qualità della vita degli stessi cittadini, nonché per ridurre l'inquinamento della nostra città. Occorrono sicuramente fondi e investimenti importanti, ma occorre anche attivare servizi ugualmente strategici e di più semplice realizzazione come parcheggi di scambio e bike-sharing».

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