[09/06/2011] News toscana

Toscana, ortofrutta: il mercato della "filiera corta" non risente della psicosi da E. coli

Mentre è salito a 29 morti accertati (28 nella Germania settentrionale), il bilancio delle vittime dell'epidemia provocata da un ceppo letale del batterio Ehec (fonte istituto epidemiologico 'Robert Koch' di Berlino), con un numero di casi di contagio che si attesta ormai oltre le 2.800 unità (sparse in quattordici Paesi diversi), e ancora non si conosce quale sia il veicolo dell' infezione, pare che i cittadini toscani (più precisamente quelli della provincia di Pisa) non si siano fatti influenzare dalle notizie, del resto molto contraddittorie, che evocavano come responsabile dell'infezione ora questo o quel prodotto ortofrutticolo. La psicosi sembra non essere arrivata quindi nel pisano dove non si registra, stando alle ricognizioni effettuate dalla Coldiretti, nessun calo nelle vendite di ortaggi e frutti di stagione e tanto meno dei cetrioli in un primo momento saliti sul banco degli imputati.

«Le verdure coltivate in provincia di Pisa sono controllate, tracciate e sicure - ha sottolineato  Aniello Ascolese, direttore provinciale Coldiretti - e non abbiamo riscontrato nessuna anomalia, nonostante il tam tam mediatico, dei prodotti comunemente commercializzati durante gli appuntamenti con i mercati di Campagna Amica che si tengono settimanalmente».

Secondo Coldiretti questo dato positivo è dovuto alla filiera corta dei mercati esclusivi degli agricoltori basato sul meccanismo della vendita (e dell'acquisto) diretto di prodotti locali coltivati dalle aziende agricole del territorio. Non ci sono intermediazioni, ne tanto meno prodotti che arrivano da altre regioni o altri paesi. «Da una ricognizione compiuta a livello locale presso gli Agrimercati di Campagna amica operanti settimanalmente nei comuni di Pisa, Pontedera, Ponsacco, Cascina e Volterra - spiega Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti - abbiamo evidenziato come i consumatori stiano dimostrando fiducia nei confronti degli agricoltori locali e, conseguentemente, non abbiamo registrati cali di vendite né per i prodotti orticoli di stagione quali insalate, zucchine, pomodori, né per la frutta come le fragole, ciliegie, pesche, oltre alle carni ai vini, all'olio al latte crudo ed ai formaggi. Vale anche per i cetrioli».

Questa è anche un'occasione di riscontro per le imprese agricole che hanno deciso di aderire al progetto di realizzare una filiera tutta italiana, scelta premiata dai consumatori: «Il consumatore ha capito che al mercato di Campagna amica acquista soltanto ed esclusivamente prodotti locali. E' sereno quando acquista, è sereno quando mangia. Le imprese insieme al loro prodotto vendono la trasparenza: un valore che oggi è ben distinguibile» ha concluso Filippi.

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