[05/07/2011] News

Ogm: il Parlamento europeo favorevole al diritto nazionale di vietarli

I deputati europei hanno votato oggi un progetto legislativo che prevede che «gli Stati membri dell'Unione europea dovrebbero avere il diritto di vietare o ridurre la coltivazione di organismi geneticamente modificati, e dovrebbero poter invocare dei motivi ambientali per giustificare questa scelta».

Il progetto di modifica della legislazione esistente è stato adottato con 548 voti a favore, 84 contrari e 31 astensioni e dovrà essere discusso del Consiglio Ue. La relatrice, la liberaldemocratica francese Corinne Lepage, ha detto:«Sono lieta che il Parlemento sia giunto ad un accordo su un tema così delicato, che mobilita i nostri concittadini da anni. Questo accordo equilibrato permetterà, se il Consiglio perviene a trovare una posizione comune, agli Stati e dalle regioni che lo vogliono di non coltivare Ogm».

Attualmente solo un ceppo di mais e una patata Ogm hanno ottenuto l'autorizzazione alla coltivazione nell'Ue, ma la maggior parte degli Stati membri non li coltivano a livello commerciale. Austria, Francia, Grecia, Germania, Lussemburgo ed Ungheria hanno utilizzato una "clausola di salvaguardia" inserita nella direttiva Ue del 2001 per vietare espressamente la coltivazione di alcuni Ogm.

La Commissione europea aveva proposto di concedere agli Stati membri il diritto di vietare gli Ogm per ogni motivo, ma eccetto proprio quelli relativi alla salute e all'ambiente, che dovrebbero essere valutati esclusivamente dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). La Commissione si era impegnata a «garantire una base giuridica più solida nel quadro delle regole del commercio internazionale», di fatto un'apertura agli Ogm.

Oggi il Parlamento europeo ha ribattuto che gli Stati membri possono invocare motivi ambientali supplementari, tra i quali possono figurare la resistenza ai pesticidi, la salvaguardia della biodiversità o la mancanza di dati sulle conseguenze negative sull'ambiente. Gli europarlamentari hanno deciso a schiacciante maggioranza che anche l'impatto socio-economico potrà costituire «un motivo legittimo di divieto, per esempio quando i rischi di contaminazione delle colture tradizionali o biologiche non possono essere praticamente gestiti».

Una serie di "cautele"che insieme formano una barriera praticamente invalicabile a disposizione di Paesi e regioni che vorranno proibire la coltivazione di Ogm sul loro territorio. Secondo gli eurodeputati «tutti gli Stati membri devono prendere delle misure per evitare la contaminazione da Ogm nell'agricoltura convenzionale o biologia ed assicurare che gli autori di tali incidenti siano ritenuti finanziariamente responsabili».

I controlli di sicurezza effettuati dall'Ue così come un'autorizzazione europea resteranno la condizione sine qua non per autorizzare la coltivazione di Ogm. Anche se la proposta non modifica questo processo gli europarlamentari hanno ricordato alla Commissione Ue che «le linee direttrici devono essere migliorate».

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