[07/11/2011] News toscana

Elba allagata: un morto e cinque feriti di cui uno grave

Nuovo cemento e nuove case con la scusa di mettere in sicurezza

La Piana di Marina di Campo è sott'acqua e a Procchio, dove dopo l'alluvione del 2002 venne costruito il cosiddetto "ecomostro" del quale rima ne l'osceno scheletro di cemento, tutta l'area è nuovamente esondata, sembra con danneggiamenti anche nella zona alberghiera verso il mare. E purtroppo c'è già un morto, proprio a Marina di Campo. Si tratta di una anziana di 81 anni che sarebbe stata travolta dalla furia dell'acqua mentre si trovava nella sua abitazione. Cinque i feriti, tutti trasportati con l'elisoccorso Pegaso all'ospedale di Portoferraio, uno è particolarmente grave. Si tratta di un'altra donna anziana, colpita da ictus. Gli altri quattro feriti hanno riportato contusioni varie in seguito a cadute e non sono gravi. Uno di questi, per precauzione, è stato trasferito all'ospedale di Livorno in quanto ha ingerito acqua.

Attualmente  Marina di Campo è completamente allagata e varie squadre della Protezione Civile regionale sono al lavoro per soccorrere persone in difficoltà.

L'alluvione provocato dal nubifragio del 2002 - ricorda Legambiente Arcipelago Toscano - e i molteplici allagamenti che si sono succeduti nella Piana di Campo e un po' in tutta l'Elba non hanno insegnato niente, gli eventi meteorologici "straodinari" stanno diventando sempre più "ordinari" all'epoca dei cambiamenti climatici e l'Elba aspetta ancora il "Piano Strutturale Unico" promesso dall'ex assessore regionale Conti e dai sindaci elbani.

Intanto - prosegue l'associazione ambientalista - si è proceduto con l'approvazione di Piani Strutturali singoli per tutti gli 8 comuni, con varianti, variantine, "messe in sicurezza" che hanno permesso di costruire e di appesantire il territorio con nuovo cemento ed infrastrutture che cambiano la situazione ambientale, impermeabilizzano ulteriormente il territorio, generano nuovi rischi.

Si è andati avanti con l'edilizia "contrattata" e a volte "sollecitata", con le deroghe, con i Piani di Edilizia Economica e Popolare (Peep) come quelli finiti sott'acqua a Campo nell'Elba che in gran parte sono in realtà case vacanze, costruiti in aree già esondate e dove i fossi messi totalmente o parzialmente in sicurezza sembrano di nuovo esondati, lasciando i residenti veri di quei villaggi semideserti alle prese con una situazione di abbandono autunnale/invernale dell'area. Uno scandalo sul quale alla fine qualcuno dovrà almeno spendere una parola.

L'ininterrotta bulimia cementizia sembra non tener conto né delle mutate condizioni ambientali all'era del global warming né delle mutazioni subite da un territorio già a rischio, abbandonato a monte e saturato a valle dall'uomo, privo di vera e sistematica manutenzione, mentre si investe in opere inutili che finiscono sott'acqua... e tutto questo come se nelle fosse accaduto, nulla accadesse e nulla potesse accadere.

La Regione e la Provincia - conclude la nota di Legambiente -  non possono fare solo da spettatrici, occorre un'assunzione di responsabilità ed un intervento per capire cosa si è fatto (e consentito di fare) dopo l'alluvione del 2002, occorrono messe in sicurezza vere, per eliminare e ridurre il rischio, non per costruire nuovamente nelle zone a rischio, come si è fatto, si continua fare e si vorrebbe continuare a fare.

Il Presidente del Parco Mario Tozzi,  esprime solidarietà ai cittadini di Campo nell'Elba e al sindaco Vanno Segnini. Ringrazia le persone che si stanno prestando in queste ore per portare soccorsi, sindaci  e i volontari di tutte le associazioni che stanno lavorando   nelle zone colpite. Ringrazia tutte le forze dell'ordine a cui il Parco  ha messo a disposizione tutti gli automezzi in suo possesso e la collaborazione del coordinamwnto territoriale per l'ambiente del CFS. «L'Isola d'Elba come altre zone d'Italia ha bisogno di un piano efficace per contrastare questi eventi meteorologici improvvisi a cui siamo ancora impreparati . Ricette immediate non ce ne sono, -avverte Tozzi-  anche se da subito si possono mettere in pratica i piani di evacuazione e pensare alla rinaturalizzazione del territorio, alla  pulizia dei fossi e a lasciare  libero sfogo ai corsi d'acqua  ed infine a opere di ingegneria naturalistica là dove necessario. Ma questo e' il tempo della  solidaretà  partecipata.  Poi verra' il tempo delle riflessioni ragionate. Mi adopererò per chiedere al Ministero dell'Ambiente aiuti  idonei per fronteggiare l'emergenza alluvione di questi giorni».

«Il maltempo continua a imperversare e a mietere vittime, anche in Toscana - così Monica Sgherri, capogruppo Fed. Sinistra - Verdi, commentando gli aggiornamenti che arrivano di ora in ora - da stamani sta accadendo anche all'isola d'Elba, dove un'anziana donna è morta nella sua abitazione - a Marina di Campo - invasa e travolta dall'acqua e dove ci sono persone ferite, alcune in modo grave. Senza contare i danni provocati a case, strade, ponti. E' un bilancio pesantissimo che si aggrava di ora in ora. Intorno a noi scopriamo un territorio fragile e attaccabile come non avremmo mai immaginato».

Silvia Velo, deputata del Pd, esprime «la propria vicinanza alla popolazione colpita ed in modo particolare alla famiglia della signora Maria Luisa Barile residente a Campo nell'Elba, rimasta vittima di questa drammatica giornata. Attraverso contatti diretti con alcuni concittadini elbani - ha detto Silvia Velo - ho potuto comprendere le reali proporzioni del disastro causato dalle piogge straordinarie di ieri ed oggi, assolutamente non prevedibili. Questo è il momento dell'emergenza, è necessario stringerci attorno all'Elba e alla sua popolazione messa in ginocchio da un'imponente ondata di maltempo che ha recato al territorio danni enormi. Dopo l'emergenza dobbiamo fare il punto della situazione, senza polemiche, per capire se ci sono stati ritardi o errori nella messa in sicurezza del territorio, così come sarà opportuno vedere se vi siano responsabilità. Non nascondo la mia preoccupazione, visti i tagli agli Enti Locali voluti dal Governo i quali non daranno margini né per interventi futuri né per interventi straordinari, quelli di cui si avrebbe bisogno in un momento di emergenza come quello che sta vivendo l'Isola d'Elba».

 

Torna all'archivio