[18/01/2012] News

Anche a Ischia le grandi navi da crociera sottocosta e nell'area marina protetta Regno di Nettuno

Anche ad Ischia è abituale il passaggio sotto costa di grandi navi da crociera ed anche nell'isola campana c'è l'usanza dell'"inchino" e la volontà di dimostrare la "bravura" del comandante, ma non mancano le motivazioni commerciali.

Infatti, circa 3 anni fa Confcommercio Napoli, spinta da suoi associati ischitani, sembra si sia accordata con Costa Crociere perché le navi seguissero una rotta più' vicina ad Ischia. I commercianti dicono che c'è un ritorno d'immagine, meno chiaro, come al Giglio, è il vantaggio per la Costa Crociere, soprattutto per i comandanti delle navi, che probabilmente preferirebbero seguire la rotta meno rischiosa tra Capri e Ischia, Bocca Grande del Golfo di Napoli) .

Peppe Mazzara, di Legambiente Ischia, spiega che «In particolare le navi spesso passano a nord ovest di Forio e transitano nel canale tra Ischia e Vivara (Area marina protetta Regno di Nettuno) attraversando sottocosta la zona B dell'Amp, sfilando di fronte ai Comuni di Lacco Ameno e Casamicciola e Ischia porto, in zona di fondali relativamente bassi. Quest'area d'estate è affollatissima di imbarcazioni e le coste sono piene di bagnanti. Le navi per entrare da questo lato sottocosta interferiscono con i movimenti dei cetacei cui è dedicata la zona D dell'Amp».

Proprio in questa zona peraltro nel luglio 2007 e, forse anche successivamente, furono tranciati da ancore i cavi dell'elettrodotto Enel, provocando uno spandimento di oli e diossine, ci fu anche una denuncia, al momento senza esito, e il Movimento 5 Stelle presentò un esposto alla Commissione ambiente dell'Ue.

Legambiente Ischia sottolinea che «Le navi, non solo quelle della Costa, inoltre usano qualche volta ormeggiare dentro la zona B dell'Amp quindi sulle praterie di posidonia, di fronte al Castello Aragonese, oppure nella zona tra Casamicciola e Ischia. Tale comportamento è vietato dal regolamento dell'Amp», ma a quanto pare è tollerato dai Comuni e da chi dovrebbe sorvegliare l'area marina protetta. Non risulta che ci siano delle autorizzazioni formali in deroga.

Secondo Mazzara, «La tolleranza si giustifica con il miraggio delle " orde " di crocieristi pronti a sbarcare ad Ischia se solo ci fossero infrastrutture adatte. Infatti qualche mese fa il Comune di Ischia, su impulso del sindaco Ferrandino, presentò un'idea progettuale che prevede, fra altre cose, la creazione di una grande banchina esterna all'attuale porto per permettere l'attracco di grandi navi. Dai " rendering" proiettati si vedeva un impatto ambientale ed estetico enorme, tanto che un nostro socio ha subito obbiettato sulla fattibilità. Al momento il progetto non ci risulta avviato burocraticamente, ma è indicativo della mentalità megalomane di alcuni amministratori e forse anche di una certa loro "confidenza" nel futuro comportamento degli  enti regolatori e di controllo». Un progetto simile fu ventilato anche per il Comune di Casamicciola.

La posizione di Legambiente Ischia è chiara: «La tragedia del Giglio ha evidenziato il grave rischio che queste navi fanno correre all'ecosistema, (fermo restando che si tratta certamente di natanti più sicuri e controllati di quelli che tutti i giorni collegano le isole alla terraferma), dunque le distanze devono essere rispettate e fatte rispettare dalla Capitaneria di Porto.

Gli ancoraggi all'interno del'Amp devono cessare. Ci opporremo a qualsiasi "progetto" di mega banchine per approdi crocieristici. Nello stesso tempo non demonizziamo la crocieristica e niente impedisce di creare punti di ancoraggio, per esempio boe, a distanza di sicurezza e in punti ben studiati in mare aperto per "parcheggiare" le navi e permettere ai passeggeri di scendere a terra tramite motoscafi ecc., come d'altronde si fa a Capri da un secolo».

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