[15/03/2012] News toscana

Tutela delle tartarughe: l'Università di Pisa ha messo a punto un dispositivo per proteggere le uova

I ricercatori dell'Università di Pisa hanno messo a punto un dispositivo attraverso il quale è possibile localizzare i siti di nidificazione di tartarughe marine e terrestri e mettere in sicurezza le uova deposte fino alla loro schiusa.

Il sistema di localizzazione, per cui l'Ateneo ha già depositato la domanda di brevetto, è costituto da un Gps, da un sistema di comunicazione wireless (ad esempio Gprs/Umts) e si basa sull'analisi di dati provenienti da sensori (accelerometro, bussola, sensori di luce e temperatura). Il dispositivo viene applicato con una colla atossica al carapace delle tartarughe e consente di seguire a distanza i comportamenti degli animali durante tutte le fasi della deposizione.

«Durante la deposizione la tartaruga compie dei movimenti specifici, quali lo scavo del nido nel terreno con movimenti alternati delle zampe posteriori e la progressiva inclinazione del corpo, inoltre il suo orientamento, rilevabile da una bussola, rimane lo stesso- ha spiegato Roberto Barbuti del dipartimento di Informatica che insieme a Stefano Chessa e Alessio Micheli dello stesso dipartimento e Giuseppe Anastasi, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione ha messo a punto il sistema- Questi movimenti specifici permettono di identificare la fase di deposizione con elevata probabilità di successo. Il sistema di riconoscimento del pattern di deposizione sarà reso flessibile dall'uso di tecniche di apprendimento automatico che consentiranno di rendere adatti i dispositivi a specie e contesti diversi».

I ricercatori hanno spiegato che normalmente la deposizione ha una durata di più di un'ora, quindi gli addetti alla raccolta delle uova hanno il tempo di raggiungere la posizione segnalata e individuare l'animale anche in presenza di errori limitati dei dispositivi di localizzazione. «Il dispositivo, la cui forma, dimensione e peso consentirà i normali movimenti dell'animale e non sarà danneggiato dai comportamenti di dominanza e accoppiamento dei maschi il cui piastrone (la parte inferiore della corazza) non potrà raggiungere una posizione così elevata sul carapace delle femmine. Il sistema sarà in grado di rilevare i movimenti tipici della tartaruga in deposizione e di comunicare, solo in questo caso, in tempo reale la posizione dell'animale» hanno concluso i ricercatori. 

 

Torna all'archivio