[16/03/2012] News

Forum alternativo, a Marsiglia gli agricoltori si convertono: dal diritto all'acqua al diritto dell'acqua

Il Forum alternativo dell'acqua si è aperto l'altroieri a Marsiglia, con una sessione molto interessante e partecipata proprio mentre quello delle istituzioni organizzato dalle multinazionali dell'acqua evidenziava l'ormai certo fallimento in parte anche annunciato. Molto dimessa la presenza in città di quello delle multinazionali dell'acqua, soprattutto se si ricorda l'ultima volta a Istambul, molto più visibili i delegati e le iniziative dei movimenti sociali tra le strade di Marsiglia.

E' forte quasi ovunque la voglia di far uscire il movimento degli acquiferi dal rischio di un po' di monotematismo e autoreferenzialismo valorizzando le tante similitudini tra la nascita del primo Social Forum Mondiale che contestava e denunciava l'illegittimità dell'appuntamento degli economisti a Davos e il Forum alternativo dell'acqua che si oppone denunciandone l'illegittimità, a quello dove le istituzioni vengono portate dalle multinazionali. E quindi la possibilità di giocare un protagonismo sempre più forte nella rimessa in discussione di tutti i modelli, economico, energetico, di globalizzazione che fino ad oggi ci governano.

Mentre continuano a giungere persone, 2000 solo quelle iscrittesi direttamente online, le aspettative sembrano quindi rispettate, e subito nelle discussioni emerge la voglia di consolidare questo movimento anche a livello europeo con un impegno forte dei movimenti, del sindacato, delle associazioni. Piuttosto numerosa e accolta con molto favore la presenza del movimento  italiano dell'acqua, che forte della capacità di rete capillare e della vittoria referendaria travolgente, rappresenta ormai un punto di riferimento per Spagna, Portogallo, Grecia. E così mentre il sindaco di Roma Alemanno, continua a farneticare di nuove quote da vendere ai privati dell'Acea, l'azienda dell'acqua della Capitale, infischiandosene del volere dei cittadini, l'elaborazione del movimento avanza e si contamina sempre più. Tanti momenti di discussione su come lavorare tutti insieme verso l'appuntamento di Rio+20 del prossimo giugno in Brasile, ma anche posizioni molto avanzate del mondo agricolo, presente ormai autorevolmente dentro il movimento dell'acqua, e che ad esempio oggi parla non più solo di diritto all'acqua ma dell'acqua.

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