[07/06/2012] News

Biobenzina, a Tortona il primo impianto di bioetanolo di seconda generazione

E' Tortona (AL) la prima città italiana ad avere un distributore di biobenzina in grado di erogare miscele con bioetanolo di seconda generazione. Oggi l'inaugurazione (nelle foto alcuni momenti). Che cosa significa che il bioetanolo è di seconda generazione? Significa che è prodotto attraverso l'utilizzo di colture non alimentari, quindi pare senza impatto sulla catena agronomica "food", che è uno degli aspetti maggiormente discussi nella filiera di produzione. Il carburante sarà a breve prodotto nell'impianto di Crescentino (VC) del Gruppo Mossi&Ghisolfi.

«La chimica sostenibile  rappresenta il futuro per la nostra società e un'opportunità reale per il rilancio economico del paese- ha dichiarato Dario Giordano, direttore Ricerca & Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi- Oggi, grazie alla ricerca disponiamo di un'alternativa al petrolio economicamente e socialmente sostenibile. Bisogna credere con fermezza e scommettere su una green economy italiana che punti sulla ricerca per produrre soluzioni sostenibili».

La biobenzina è un carburante che si ottiene dalla miscela di benzina e bioetanolo di seconda generazione in diverse percentuali.  Il nuovo distributore di biobenzina è in grado di erogare miscele  E 10 ed E 85. E10 è una miscela a basso contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 10% di alcool e 90% di benzina può genericamente essere utilizzata dalla maggior parte degli autoveicoli appartenenti alla fascia E4 e superiori. E85 è una miscela ad alto contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 85% di alcool e 15% di benzina può essere utilizzata solo da  autoveicoli specifici denominati Flexi-Fuel.  La bio benzina rispetto ai carburanti di origine fossile è meno cara, mantiene prestazioni paragonabili, riduce i valori di inquinamento ma come si intuisce non gli annulla. Durante l'inaugurazione è stata donata dal Gruppo Mossi&Ghisolfi un'auto Flexy-Fuel (motore in grado di utilizzare indifferentemente benzina, bioetanolo o una qualsiasi miscela dei due) al Comune piemontese di Tortona.

«Ringrazio il Gruppo Mossi&Ghisolfi per averci donato un'auto Flexy-Fuel- ha dichiarato Massimo Berrutti, sindaco di Tortona - Questo è sicuramente un aspetto molto positivo che ci lusinga.  Un plauso particolare al Gruppo Mossi&Ghisolfi che ha fortemente caldeggiato e sostenuto la produzione di bioetanolo con un impianto che prima si voleva fare a Tortona ma per le forti ottusità è poi stato realizzato a Crescentino. Penso che la nostra città non cogliendo l'occasione di collocare una realtà come quella proposta dal gruppo Mossi&Ghisolfi, abbia perso una grande opportunità».

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