[28/08/2012] News
Moria di pesci sull'Usciana
Precisazioni sui tempi di intervento dell'Agenzia
Nell'articolo pubblicato sull'edizione di Pontedera del quotidiano Il Tirreno di oggi, 28 agosto, in merito alla moria di pesci avvenuta nel Canale Usciana, nel quale per il resto si riportano le informazioni fornite con il comunicato ARPAT del 24 agosto , si sottolinea un presunto ritardato intervento di ARPAT. Si ipotizza che ciò sia alla base dell'esclusione [da parte dell'Agenzia] di un possibile sversamento di sostanze inquinanti (idrocarburi), portate via nel frattempo dalla corrente, come causa della moria di pesci, come sarebbe stato ipotizzato invece dal Consorzio di bonifica. Il Dipartimento ARPAT di Pisa precisa quanto segue:
- la moria di pesci in questione è avvenuta sabato 11 agosto ed in quella data, come prevede il protocollo regionale in materia , è intervenuta la Polizia provinciale, che svolge il ruolo di coordinamento delle attività, valutazione della situazione ed attivazione di altri Enti, se ritenuto necessario ed opportuno.
Gli operatori della polizia provinciale non hanno ritenuto di chiedere il supporto di ARPAT per effettuare eventuali campionamenti di acqua e successive analisi, in quanto l'esame della situazione non aveva sollevato sospetti di sversamenti e ritenendo la causa della moria di origine naturale (scarsità di acqua, temperature elevate e quindi scarsità di ossigeno) come peraltro successo in questo periodo da molte parti nella nostra regione. - gli operatori ARPAT, come già precisato nel comunicato citato, sono intervenuti appena ne è stato fatto richiesta da parte del Comune di Santa Maria a Monte.
- Gli operatori ARPAT intervenuti martedì 14 agosto hanno effettuato il campionamento di acqua, valutato che non c'erano state variazioni, dal momento della moria, delle condizioni meteo-climatiche, e l'acqua - estremamente ridotta - era stagnante.
Inoltre in quell'occasione è stato ispezionato un lungo tratto del canale Usciana, oltre lo scarico del depuratore Aquarno, come del resto già effettuato dalla Polizia Provinciale, senza evidenziare alcuna traccia di sversamento.
L'eventualità di sversamenti non ha trovato alcun riscontro, nemmeno presso altri Enti, né informazioni del genere sono risultate in possesso del Dipartimento ARPAT limitrofo di Pistoia. - Per quanto riguarda le analisi effettuate, si ribadisce che nel campione di acqua è stata riscontrata la presenza di idrocarburi, ma tale presenza è attribuibile agli oli prodotti dalla decomposizione delle carcasse dei pesci e non ad idrocarburi di origine minerale, ed infatti l'analisi batteriologica evidenzia la non tossicità dell'acqua.
- Non esistono quindi dati oggettivi che possano far pensare ad uno sversamento. Peraltro, il Consorzio di bonifica, citato nell'articolo, non ha dato alcuna comunicazione all'ARPAT di essere a conoscenza di un presunto sversamento di sostanze inquinanti.
Torna all'archivio