[04/09/2012] News

I riti funebri delle ghiandaie della California

Un team di ricercatori dell'università della California di Davis ha scoperto che una ghiandaia, la western scrub jay (Aphelocoma californica), risponde alla presenza di un esemplare morto richiamando ad alta voce altri individui che si riuniscono intorno al cadavere del loro consimile per un giorno o due.

La ricerca "Western scrub-jay funerals: cacophonous aggregations in response to dead conspecifics", pubblicata su Animal Behaviour, sembra rivelare un comportamento unico tra gli uccelli: le ghiandaie sembrano organizzare una specie di veglia funebre, formando un forte aggregazione.

Oltre a lasciare ghiandaie morte in luoghi osservabili, come le radure, il team ha anche messo  ghiandaie e gufi impagliati e pezzi di legno. L'idea era quella di confrontare le reazioni delle western scrub jay rispetto ai diversi oggetti, invece hanno scoperto che dopo che una ghiandaia aveva scoperto la carcassa di una Aphelocoma californica gli uccelli volavano in basso per esserle vicino e richiamavano gli altri uccelli. I richiami per il "funerale" erano abbastanza forti da attirare ghiandaie che vivevano anche molto distanti; i nuovi arrivati si aggiungevano ai richiami creando quella che il team di ricercatori descrive come un grande "cacofonica di aggregazione".

Il team californiano ha poi osservato che gli uccelli reagivano anche alla presenza degli esemplari imbalsamati, ma gridando e aggregandosi intorno a loro in modo completamente diverso. Quando le ghiandaie hanno visto un gufo impagliato hanno avvertito le altre della presenza di questo loro predatore. Invece hanno reagito alla presenza delle ghiandaie impagliate "straniere" tentando di cacciarle via, un comportamento normale quando altri esemplari cercano di invadere il loro territorio. Chiaramente, vista la posizione eretta credevano che fosse viva. 

Gli uccelli che partecipano al "funerale" di una ghiandaia morta spesso smettono di mangiare durante la "veglia funebre", a volte anche per 48 ore. Ma il team di ricercatori crede che questo  comportamento non sia una forma di lutto, ma che sia invece il modo in cui le Aphelocoma californica  trasmettono a tutti gli altri esemplari che vivono nell'area che c'è una qualche minaccia non identificabile e che quindi bisogna stare molto attente, almeno per un po'.

I ricercatori scrivono su Animal Behaviour  che «tutti gli organismi devono fare i conti con il rischio di ferite o  di morte, molti animali riducono questo pericolo valutando gli stimoli ambientali al fine di evitare aree a  rischio elevato. Tuttavia, poco si sa su come gli organismi rispondono a uno dei segnali visivi di rischio più salienti: un conspecifico morto. Qui dimostriamo che la vista di un conspecifico morto è sufficiente ad indurre richiami di allarme e la conseguente riduzione del rischio con una modificazione comportamentale da parte delle western scrub-jays, Aphelocoma californica, e che è simile alla risposta ad un predatore (un grande modello di gufo della Virginia, Bubo virginianus)», ma le ghiandaie non smettono di cibarsi se è presente un gufo e non sono minimamente disturbate da altri oggetti.

Altri animali prendono atto della morte dei loro simili: sono noti i comportamenti "funebri" degli elefanti e recentemente è stato osservato un comportamento simile nelle giraffe. Anche alcuni primati e cetacei sembrano comprendere la morte, tanto che si pensa che alcuni mammiferi abbiano un concetto mentale della morte e che possano anche "piangere" i loro simili. Ma è la prima volta che si osserva una "veglia funebre" di uccelli.

Torna all'archivio