[31/10/2012] News

Il Wwf scopre un traffico di tonno rosso attraverso Panama. Coinvolta anche l'Italia

Tra il 2000 e il 2010 commercializzate 18.704 tonnellate all'insaputa dell’Iccat

Un nuovo studio commissionato dal Wwf ha scoperto che tra il 2000 e il 2010, «L'equivalente di 18.704 tonnellate di tonno rosso sono state commercializzate attraverso Panama» senza che l'International commission for the conservation of atlantic tunas (Iccat) ne sapesse nulla.

«Il tonno rosso è stato esportato a Panama da paesi mediterranei, tra cui Italia, Spagna, Marocco, Tunisia e Turchia - denuncia il Wwf - da lì riesportato in Giappone». L'associazione ambientalista chiede con urgenza «Ulteriori indagini all'Iccat»

Marco Costantini, responsabile del programma mare del Wwf Italia, spiega che «E' la prima indagine mai fatta su questo problema e probabilmente mostra solo la punta dell'iceberg. Stando ai dati ufficiali delle dogane è stato scoperto che in un decennio circa 14.327 tonnellate di tonno rosso lavorato sono state commerciate attraverso Panama. Un volume che corrisponde a circa 18.704 tonnellate di pesce vivo.  Secondo i dati disponibili, pare che nessuna di queste spedizioni sia  mai stata segnalata all'Iccat. Se confermato dall'Iccat, questo fenomeno sarebbe pienamente classificabile come pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata ((Illegal, unreported and unregulated, Iuu), secondo gli standard della Fao».

I Paesi coinvolti in questo intricato traffico di tonno rosso, all'epoca erano già parti contraenti dell'Iccat  ed avrebbero dovuto dichiarare ogni traffico internazionale di tonno rosso, per consentire all'Iccat di fare i controlli incrociati sul rispetto delle quote di pesca. Invece, secondo lo studio, «Questo traffico, non registrato nemmeno alle dogane di Panama, potrebbe essere avvenuto senza che il pesce sia stato fisicamente spedito a Panama. Il tutto potrebbe essere avvenuto con navi da trasporto battenti bandiera panamense e il coinvolgimento di compagnie con base a Panama come intermediari tra i paesi produttori e il mercato giapponese».

L'Iccat si ritroverà, dal 12 al 19 novembre per il suo meeting annuale, ad Agadir, In Marocco, uno dei Paesi coinvolti nella triangolazione delle navi fantasma panamensi con il Giappone, e questo il Wwf coglie l'occasione per invitarla, insieme ai Paesi individuati nello studio ed all'Unione Europea, «Ad avviare con urgenza una indagine investigativa per fare luce sul fenomeno descritto da questo studio».

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