[31/10/2012] News toscana

Amianto: raccoglierlo sì, smaltirlo correttamente? No, è roba da crucchi...

Che di amianto purtroppo si muore ormai lo sanno tutti. Che di amianto da bonificare ce ne sia ancora tragicamente in abbondanza dovrebbe essere altrettanto noto. Che il miglior modo di smaltire l'amianto, essendo un minerale, sia la discarica dedicata, forse pochi ne sono a conoscenza; mentre pare che davvero nessuno abbia sentito dire che il piano regionale toscano dei rifiuti speciali prevede la realizzazione di un modulo ad hoc presso ogni discarica regionale per evitare sia che l'amianto finisca chissà dove (spesso nelle campagne); sia per far ridurre i costi della sua spedizione all'estero, quasi sempre in Germania. L'osservazione nasce spontanea dalla lettura di un articolo apparso stamani sulla cronaca di Cecina del Tirreno nel quale si dà conto della discussione emersa sulla discarica del Bulera, tra Pomarance e San Dalmazio, dove è stata concessa alla proprietà di "allargare il volume e il tipo dei rifiuti da smaltire" appunto l'amianto. Ora, sull'opportunità di allargare la discarica non ci esprimiamo anche se ricordiamo che l'Unione Europea le considera l'ultima opzione per la gestione dei rifiuti. Mentre sul fatto che sia stato concesso di poter accogliere l'amianto, dando per scontato che ci siano le condizioni, non possiamo non osservare come sia del tutto fuori fuoco la posizione dell'Unione Democratica quando sostiene che «La giunta Martignoni, (...) ha proposto e ottenuto anche lo smaltimento in discarica di un rifiuto pericolosissimo, che mai vi era stato conferito, quale l'amianto. Fino ad oggi Enel era costretta, attraverso intermediari, a smaltire l'amianto e le terre contaminate d'amianto in discariche speciali che si trovano in Germania; da quest'anno, con la delibera della Giunta Martignoni, tali materiali vengono smaltiti presso la discarica del Bulera, cosa mai avvenuta».

Dunque è meglio spedire tutto in Germania invece che gestirli nel territorio dove si producono? A parte che dovrebbe vigere il principio di prossimità, ma siamo sicuri che gli intelligenti siamo noi e gli stupidi i tedeschi? Dare quindi una soluzione al problema amianto che non è solo la sua rimozione, ma soprattutto il suo smaltimento, è un problema esso stesso? Sembra di rivedere lo stesso atteggiamento che notiamo riguardo alla raccolta differenziata, dove tutto il "sentire" va nella raccolta, mentre della fine che fanno i rifiuti una volta fatti i mucchi non se ne interessa nessuno.

Ci risentiamo alla prossima bomba ecologica per il ritrovamento di qualche tonnellata di amianto su una collina.

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