[15/11/2012] News

Il ministro dell’interno nomina un commissario per la "Terra dei Fuochi"

Ciafani e Buonomo: «Finalmente, ora dalle parole si passi ai fatti»

Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha  annunciato oggi su "Avvenire" la nomina di un commissario per la "Terra dei fuochi": «Il problema dei "roghi incontrollati" di rifiuti nocivi è un vero dramma per le popolazioni locali e necessita di un forte contrasto. Perciò, ho deciso di inviare in Campania un commissario con compiti d'impulso e collegamento fra tutte le strutture, forze dell'ordine, prefetture, istituzioni ed altri enti, che si occupano del fenomeno». 

Il quotidiano cattolico negli ultimi mesi  ha pubblicato una serie di inchieste sul disastro economico,  sociale e sanitario in un vasto territorio tra le province di Napoli e Caserta dove i roghi di rifiuti tossici devastano l'ambiente. E' la terra di don Maurizio Patriciello, il sacerdote pesantemente redarguito per questioni di "etichetta" dell'ex prefetto di Napoli, De Martino.  Il ministro Cancellieri aveva assicurato di voler affrontare il problema: «Anche grazie alla vostra opera d'informazione - spiega su Avvenire-, mi sono resa conto che quell'inquinamento che avvelena quelle zone ha tante sfaccettatture: dai roghi illegali che ammorbano l'aria, alle fabbriche che producono il materiale che viene bruciato, fino a interessi criminali che ci sono dietro. Le forze dell'ordine debbono fare la propria parte, ma debbono farla anche quelle altre strutture, enti e istituzioni che hanno responsabilità sui vari aspetti della situazione. Così ho deciso di individuare qualcuno a cui affidare, in merito al problema degli incendi abusivi di rifiuti, compiti straordinari di interfaccia e collegamento fra le  forze dell'ordine, le strutture e gli enti interessati».

 "Commissario ai roghi" è stato nominato Donato Giovanni Cafagna, un vice prefetto esperto che era capo di gabinetto della Prefettura di Milano, avrà  un incarico straordinario e «Non si sovrapporrà ai prefetti di Napoli e di Caserta, ma lavorerà in costante contatto e sinergia con loro e fruendo in caso di necessità di personale che le prefetture potranno mettergli a disposizione - ha spiegato il ministro - Non avrà la bacchetta magica, ma la cosa importante  è che finalmente gli abitanti di quelle zone e gli stessi amministratori locali avranno qualcuno a cui rivolgersi, una persona in carne e ossa e non un generico ufficio, che si occuperà di raccogliere denunce ma anche di facilitare, col proprio impulso, l'azione di enti e istituzioni».

Sono soddisfatti Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, e Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, che  in una nota congiunta scrivono: «Un' iniziativa che dimostra l'attenzione di questo Governo, dopo oltre 20 anni di parole e proclami.  Certo possiamo  dire "finalmente", visto che come Legambiente sono vent`anni che denunciamo il dramma della "terra dei fuochi" e chiediamo una "operazione primavera" come quella che stroncò la criminalità dei contrabbandieri in Puglia. Per questo assicuriamo al commissario la nostra massima collaborazione, sperando che, insieme a lui, si possa tornare al più presto alla normalità per parlare finalmente della tante cose belle della nostra terra. Noi continuiamo ad essere convinti della necessità di andare oltre alla logica dei commissariamenti, per dimostrare di essere capaci di una gestione ordinaria, ma vista la delicatezza della questione, che mette a rischio la salute dei cittadini e l'economia di un territorio, l`iniziativa ci sembra più che opportuna e speriamo che il commissario sia capace di mettere finalmente in rete tutti, in quello che noi chiamiamo il ciclo integrato delle responsabilità. E' dunque molto importante che sia chiamato soprattutto a coordinare e sostenere l`attività degli enti locali. Infatti toccherebbe proprio a loro intervenire per primi. Il commissario toglie alibi a quei sindaci che continuano a ripetere di non poter fare controlli e prevenzione. Ora davvero devono essere i primi a farsi carico del problema. Insomma, bisogna passare dalle parole ai fatti».

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