[20/11/2012] News

Meeting Iccat: buone notizie per la gestione del tonno rosso, pessime per gli squali

Oceana: ĞEsito contraddittorioğ. Ue: ĞMisure di conservazione in linea con i pareri scientificiğ

Secondo Oceana, il meeting annuale dell'International commission for the conservation of atlantic tunas (Iccat), conclusosi ieri ad Agadir, in Marocco, ha avuto un esito contraddittorio: un accordo per la gestione del tonno rosso nel 2013 ma senza mostrare nessuna preoccupazione per la mancanza di misure protettive per gli squali minacciati e per la mancata conformità dell'industria della pesca con le normative Iccat.

Le Parti dell'Iccat (47 Stati più l'Ue) hanno adottato una quota per il tonno rosso di 13.400 tonnellate con 100 tnnellate in più per l'Algeria, «In linea con le raccomandazioni scientifiche - dice Oceana -  e le misure adottate a partire dal  2013 si baseranno sui nuovi dati scientifici».

Secondo María José Cornax, responsabile  pesca di Oceana Europa,  «L'Iccat ha chiarito quali siano le sue priorità attraverso risultati contraddittori. Da una parte siamo soddisfatti che gli Stati abbiano deciso di seguire la strada del recupero degli stock di tonno rosso per il 2013, però dall'altra parte non possiamo che mostrare più preoccupazione per le specie dimenticate dall'Iccat: gli squali. L'Iccat è molto più che tonno rosso, molte specie che richiedono una gestione ed una protezione immediata vengono frequentemente ignorate».

Ad agadir sono state discusse 7 proposte riguardanti gli squali tese ad incrementarne la protezione e la gestione delle specie minacciate nell'area Iccat, ma ne è stata adottata solo una riguardante l'attuazione della normativa esistente. Oceana è particolarmente delusa gli Stati membri dell'Iccat hanno respinto la proposta dell'Ue per la protezione dello smeriglio e dello squalo mako.

Allison Perry, un'esperta di squali di Oceana Europa, condanna la decisione di ignorare gli squali: «L'Iccat ha fallito nel tentativo di gestire la pesca degli squali che sono sotto la sua responsabilità. Permettere che gli stock si esauriscano nessun caso come gestione responsabile. Gli squali rappresentano più del 15% di tutte le catture dichiarate nell'Iccat, però la maggioranza tra loro si ritrovano senza gestione».

Ad Agadir è stata anche respinta la proposta Usa di rafforzare la proibizione dello shark finning nell'area Iccat che richiedeva che gli squali venissero sbarcati con le pinne ancora attaccate, una richiesta che sta ottenendo sempre più consenso a livello internazionale e che il Parlamento europeo si prepara ad approvare.

La Commissione europea invece accoglie  con favore le decisioni adottate dall'Iccat e la commissaria Ue agli affari marittimi ed alla pesca, Maria Damanaki, ha detto oggi che «Le  misure di conservazione adottate per la sostenibilità del tonno rosso e per gli stock di marlin sono in linea con i pareri scientifici. Il piano di ricostituzione del tonno rosso orientale è stato rivisto e rafforzato con la fissazione dei Tac (Total Allowable Catches - Totali ammissibili di catture) a 13.400 tonnellate l'anno a partire dal 2013. Inoltre, è stata adottata una migliore gestione e  controllo per i membri dell'Iccat. Tuttavia, mi dispiace che l'Iccat non abbia avuto successo nelle sue decisioni su una migliore protezione dei squali, le misure presentate dall'Ue per la sostenibilità degli stock di mako e smeriglio non sono state sostenute»

Secondo la Commissione Ue, potrebbe essere raggiunto un progresso sostanziale per quanto riguarda il sistema di monitoraggio e controllo dell'Iccat. La proposta dell'UE di standard minimi per le ispezioni in porto è stato adottata. Dal 16 maggio 2013 partirà l'attuazione del sistema elettronico di documentazione del tonno rosso pescato ed è stato avviato un processo di mettere in atto sistemi di documentazione delle catture di altri tonnidi nel prossimo futuro. «Tutto questo - secondo la Commissione - rafforza la capacità dell'Iccat di combattere la pesca Iuu (Illegal unreported unregulated)».

Torna all'archivio