[21/11/2012] News

Gas e petrolio da scisti: il Parlamento europeo chiede regole solide per il fracking negli Stati membri

Respinta la richiesta di moratoria assoluta per le nuove autorizzazioni nell’Ue

Il Parlamento europeo ha approvato oggi due risoluzioni nelle quale si afferma che l'avvio di prospezioni di scisti bituminosi e di shale gas in alcuni Paesi dell'Unione europea dovrebbe essere sostenuto da «Regimi e regolamenti solidi. Gli Stati membri dovrebbero anche essere «Prudenti» riguardo alle autorizzazioni per lo sfruttamento di combustibili fossili non convenzionali, attendendo l'analisi che determinerà se il regolamento europeo è appropriato.

Il Parlamento europeo ha invece respinto con 391 no, 262 si e 37 astensioni, un emendamento presentato da deputati di gruppi diversi che invitava gli Stati membri a no autorizzare da  subito ogni nuova operazione di fracking all'interno dell'Ue.

La risoluzione presentata dal liberaldemocratico greco Niki Tzavela è stata adottata con 492 si,  129 no e 13 astensioni  e pur sottolineando che «Ogni Paese dell'Ue ha il diritto di decidere di sfruttare o meno lo shale gas», evidenzia «Un regime regolamentare solido è necessario per quel che riguarda le attività legate al gas da scisti, soprattutto a fratturazione idraulica ("fracking"). Dei procedimenti ecologici e le migliori tecnologie disponibili dovrebbero essere utilizzate in vista di giungere a delle norme di sicurezza più elevate».

Il testo della risoluzione riconosce che sono indispensabili investimenti considerevoli per realizzare le infrastrutture necessarie, ma aggiunge che queste «Devono essere prese in carico integralmente dall'industria», il che vuol dire niente incentivi pubblici al fracking».

Secondo gli europarlamentari in futuro la produzione interna di gas in Europa è destinata a diminuire, mentre la domanda continuerà a crescere, con un conseguente aumento delle importazioni fino ai 450 miliardi di m3 previsti per il 2035, ma «Nuovi fonti di gas naturale, combinate ad altre misure, quale l'aumento delle fonti di energie rinnovabili e il miglioramento dell'efficienza energetica, possono aiutare l'Ue a raggiungere la sicurezza dell'approvvigionamento».

L'altro rapporto presentato dal popolare polacco Boguslaw Sonik ed approvato con 562 voti a favore, 86 contrari e 43 astensioni, sottolinea che, anche se la Commissione europea ha già assicurato che le regole europee coprono in maniera adeguata le licenze, l'esplorazione precoce e la produzione di shale gas, «Le prospettive di espansione e di sfruttamento dei combustibili fossili non convenzionali suggeriscono che un'analisi dettagliata  del relativo regolamento europeo è necessaria».  

Gli europarlamentari no preoccupati per l'impatto ambientale del fracking e chiedono che «Dei progetti specifici legati all'utilizzo dell'acqua devono accompagnare ogni attività di fratturazione idraulica e l'acqua deve essere riciclata per quanto possibile». Inoltre, «Le compagnie devono dichiarare quali prodotti chimico sono utilizzati per rispettare la legislazione europea».

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