[04/01/2013] News

La Mauritania vieta l'uso e la produzione dei sacchetti di plastica

L'Agence mauritanienne d'information (Ami) ha annunciato che secondo un decreto emesso dal governo di Nouakchott «La fabbricazione, la commercializzazione e l'uso dei sacchetti di plastica sono vietati in Mauritania a partire dal primo gennaio 2013».

Anche la Mauritania, uno dei Paesi più poveri del mondo, e in questi giorni alle prese con le infiltrazioni dei movimenti islamisti radicali legati ad Al-Qaïda dans le Maghreb islamique (Amqi), a prima vista non si pensa che dovrebbe occuparsi di un tema come questo che associamo (sbagliando) al consumismo ed al benessere occidentale, ha comunque deciso di intervenire rapidamente con misure drastiche «Per evitare le ripercussioni nefaste della plastica sull'ambiente».

Il decreto prevede per i trasgressori addirittura la prigione fino ad un anno, e multe che arrivano fino ad un milione di ouguiya, più di 2.500 euro: una cifra enorme per la Mauritania, che ha un reddito pro-capite annuo inferiore a questa cifra e dove il 25% della popolazione vive con 1,25 dollari al giorno.

Secondo il ministro dell'Ambiente della Repubblica islamica di Mauritania, Amedi Camara, «I sacchetti di plastica costituiscono un'importante causa di mortalità tra il bestiame e le specie marine perché la quasi totalità dei rifiuti degli imballaggi di plastica non vengono raccolti e si ritrovano nell'ambiente naturale, terreste e marino, dove vengono ingeriti da qualche specie marina e dal bestiame, provocandone la morte».

Camara ha sottolineato che «l'80% dei bovini uccisi nei macelli di Nouakchott portano sacchi di plastica nella loro pancia» ed ha ricordato al suo popolo, fatto in gran parte di piccoli pastori ed allevatori (anche urbani), come recenti statistiche ufficiali abbiano rivelato che  «La plastica rappresenta il 25% delle 56.000 tonnellate di rifiuti prodotti annualmente dalla città di Nouakchott».

Da più di due mesi il governo mauritano ha dunque scelto di avviare, insieme ad organizzazioni non governative, una vasta campagna di sensibilizzazione per l'utilizzo di imballaggi biodebradabili «Solubili nella natura» come soluzione per sostituire la plastica che punteggia la periferia di Nouakchott e le coste ed i magnifici deserti della Mauritania. Riuscirà in questo modo ad arginare il problema?

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