[18/01/2013] News toscana

Eco Pot, i vasi biodegradabili che nutrono le piante

Grazie al progetto Eco Pot, a cui stanno lavorando i ricercatori del dipartimento di Ingegneria
civile e industriale dell'universitā di Pisa, i vasi biodegradabili, giunti a fine vita, andranno a costituire
fonte di nutrimento per la piante.

ĢIl nostro obiettivo č quello di realizzare vasi di medie e
grandi dimensioni utilizzando materiali compositi, da noi sviluppati, costituiti da una matrice sintetica
biodegradabile e materiale organico di scarto capace, una volta interrato il vaso, di nutrire la pianta
durante il processo di degradazione nel terrenoģ, ha spiegato Maurizia Seggiani, ricercatrice del
dipartimento di Ingegneria civile e industriale.

Il progetto Eco Pot potrebbe rappresentare
una vera rivoluzione per il settore vivaistico. Si stima che questo comparto, in Italia, consumi
annualmente circa 440 milioni di vasi in polipropilene, che ovviamente poi entrano nella "filiera" dei
rifiuti con i costi annessi.

Per quanto attiene i contenitori "biodegradabili" giā presenti sul
mercato (talvolta dichiarati tali senza alcuna indicazione della normativa europea di riferimento)
hanno scarse proprietā meccaniche e/o costi troppo alti come ad esempio i vasi in lolla di riso o in
fibra di legno. Quindi quella di Eco Pot, se ci saranno i necessari riscontri applicativi, potrebbe
rappresentare una soluzione ecosostenibile valida.

ĢI primi prototipi degli eco vasi saranno
pronti entro alcuni mesi dall'avvio ufficiale del progetto e una volta messo a punto il processo
industriale di stampaggio procederemo alla produzione di circa 10.000 vasi di varie dimensioni le cui
prestazioni saranno validate in vivaio, impiegando un ampio numero di piante differenziate per
varietā ed etā, come previsto nel progettoģ, ha concluso Seggiani.

Il progetto, che durerā
18 mesi, č stato finanziato dalla Regione Toscana con un contributo di circa 450mila euro. Oltre
all'Ateneo pisano, i partner coinvolti sono il dipartimento di Biologia cellulare e ambientale
dell'universitā di Perugia, l'Istituto per i Sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Cnr, 58
aziende vivaistiche di Pistoia (tra le quali Vivai Sandro Bruschi, Vivai Piante Masetti Sabino, Romiti
F.llli Mario & Marco) e la societā di servizi di Coldiretti impresa verde Pistoia.

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