[24/01/2013] News

Svelata la strategia europea per i carburanti puliti, tra conferme e sorprese

Obiettivo per l’Italia: 125.000 punti di ricarica entro il 2020

Oggi la Commissione ha annunciato un ambizioso pacchetto di misure, "Energia pulita per il trasporto", per «Garantire la creazione di stazioni di rifornimento per carburanti alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all'utilizzo» e sottolinea che «Finora le iniziative prese in questo ambito avevano riguardato principalmente carburanti e veicoli, senza prendere in considerazione la distribuzione. Gli sforzi fatti per fornire incentivi sono stati insufficienti e non coordinati». Il pacchetto è composto da una comunicazione riguardante una strategia europea per i carburanti alternativi, da una direttiva sulle infrastrutture e sulle norme e da un documento di accompagnamento che descrive un piano d'azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto (Gnl) nel trasporto marittimo.

I fattori principali che ostacolano l'uso di carburanti puliti nell'Ue sono tre: l'elevato costo dei veicoli, un basso livello di accettazione da parte dei consumatori e la mancanza di stazioni di ricarica e rifornimento. «È un vero e proprio circolo vizioso - spiega la Commissione - non vengono costruite stazioni di rifornimento perché non vi sono abbastanza veicoli, i veicoli non sono venduti a prezzi competitivi perché la domanda è insufficiente, i consumatori non acquistano i veicoli perché sono costosi e non ci sono stazioni di rifornimento». Ecco perché viene proposto un pacchetto di obiettivi vincolanti per gli Stati membri, che prevedono un livello minimo di infrastrutture per carburanti puliti come energia elettrica, idrogeno e gas naturale, nonché standard comuni a livello Ue per le attrezzature necessarie».

Secondo il pacchetto Ue «Gli Stati membri saranno in grado di mettere in pratica queste azioni senza dover necessariamente ricorrere alla spesa pubblica, mediante la modifica di norme locali che promuovano gli investimenti e l'orientamento del settore privato. L'UE offre già il proprio sostegno attraverso i fondi TEN-T, strutturali e di coesione»

Le principali misure proposte sono:

Energia elettrica: la situazione dei punti di ricarica varia sensibilmente all'interno dell'Ue. I paesi leader sono Germania, Francia, Olanda, Spagna e Gran Bretagna. La proposta stabilisce per ogni Stato membro un numero minimo di punti di ricarica che utilizzeranno lo stesso tipo di connettore. Per la Commissione, «Un connettore universale per tutta l'Ue è un elemento essenziale per la diffusione dell'energia elettrica. Per porre fine all'incertezza del mercato la Commissione ha annunciato oggi l'uso del connettore di tipo 2 come standard comune per tutta l'Europa».

L'obiettivo per l'Italia è di avere entro il 2020 una rete di 125 000 punti di ricarica (contro i 1 350 esistenti nel 2011), per alimentare i 130 000 veicoli elettrici che, secondo i piani del nostro Paese, dovrebbero essere in circolazione entro il 2015. L'obiettivo è creare una massa critica di punti di ricarica in modo che le imprese garantiscano la produzione su larga scala di automobili elettriche a prezzi ragionevoli.

Idrogeno: Qui l'Italia va bene, insieme a Germania e Danimarca è tra i Paesi Ue con un numero significativo di stazioni di rifornimento di idrogeno, anche se alcune non sono accessibili al pubblico. La Commissione Ue però sottolinea che «Alcuni aspetti, come ad esempio il tipo dei tubi per carburante, necessitano però di armonizzazione» e propone che «Le stazioni di servizio esistenti siano collegate tra loro in modo da formare una rete soggetta a norme comuni che garantiscano la mobilità dei veicoli a idrogeno. Questo vale per i 14 Stati membri che dispongono attualmente di una rete per l'idrogeno».

Biocarburanti: sono già quasi il 5% del mercato. Funzionano come carburanti miscelati e non richiedono alcuna infrastruttura particolare. Una delle sfide principali consisterà nell'assicurare la loro sostenibilità. Tanto che l'Ue sta rivedendo l'obiettivo del 10% entro il 2020.

Gas naturale liquefatto (Gnl) e compresso (Gnc): il Gnl viene utilizzato per il trasporto per via d'acqua, sia marittimo che per vie navigabili interne. Le infrastrutture per il rifornimento di Gnl per le navi sono ancora nella fase iniziale: soltanto la Svezia è provvista di alcune infrastrutture per navi marittime e altre sono previste in diversi Stati membri. La Commissione propone che «Vengano installate stazioni di rifornimento di Gnl nei 139 porti marittimi e interni della rete centrale transeuropea rispettivamente entro il 2020 e il 2025. Non si tratta di importanti terminal di gas, bensì di stazioni di rifornimento fisse o mobili. Questa misura riguarda tutti i principali porti dell'Ue». Il gas naturale liquefatto è utilizzato anche per gli autocarri, ma in tutta l'Ue ci sono solo 38 stazioni di servizio. La Commissione propone che «Entro il 2020, vengano installate stazioni di rifornimento ogni 400 km lungo le strade della rete centrale transeuropea».

Gnc: il gas naturale compresso è utilizzato principalmente per le autoe. Attualmente è utilizzato da un milione di veicoli, lo 0,5% del parco automobilistico europeo, il settore punta a decuplicare questo dato entro il 2020. La proposta della Commissione garantisce che, «Entro il 2020, siano disponibili in tutta Europa punti di rifornimento accessibili al pubblico, con norme comuni e ad una distanza massima di 150 km».

Gas di petrolio liquefatto (Gpl): Non è prevista alcuna azione per il Gpl perché le infrastrutture di base esistono già.

Il commissario Ue ai trasporti, Siim Kallas,  ha dichiarato: «Lo sviluppo di carburanti innovativi e alternativi è un modo efficace per rendere l'economia europea più efficiente sotto il profilo delle risorse, ridurre l'eccessiva dipendenza dal petrolio e sviluppare un settore dei trasporti pronto a rispondere alle esigenze del XXI secolo. Si prevede che tra Cina e Stati Uniti entro il 2020 circoleranno complessivamente oltre sei milioni di veicoli elettrici. Per l'Europa si tratta di una grande opportunità per assicurarsi una posizione solida su un mercato globale in rapida crescita».

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