[25/01/2013] News

La Corea del nord minaccia: «Una vasta e giusta guerra di riunificazione nazionale»

Usa: «Terzo test nucleare provocazione inutile che aumenta l'isolamento del regime»

Secondo quanto scrive oggi l'agenzia Ksna, il Comitato della Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) per la riunificazione pacifica della Corea «La Rpdc intende adottare una vigorosa risposta fisica contro la Corea del sud se Seoul partecipa alle sanzioni imposte dall'Onu. Le "sanzioni" equivalgono ad una dichiarazione di guerra. Noi abbiamo già annunciato che risponderemo alle provocazioni con attacchi immediati ed all'aggressione bellicosa con una vasta e giusta guerra di riunificazione nazionale». Quindi il comitato nordcoreano che dovrebbe lavorare per la pace annuncia «L'annullamento totale della Dichiarazione comune sulla denuclearizzazione della penisola coreana del 1992». I toni del comunicato del Comitato per la riunificazione sono ancora più esaltati del solito: «Grazie alle azioni degli Stati Uniti e di un gruppo di marionette (della Corea del sud) (...) E' provato da lungo tempo che la Dichiarazione comune è rimasta lettera morta. Inutile dire che non abbiamo bisogno di seguire questa  Dichiarazione».

Nel mirino dei nordcoreani ci sono esplicitamente addirittura gli Usa, in un'escalation della tensione scandita dai dispacci dell'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Knca: «Non nascondiamo il fatto che molti satelliti e missili a lunga gittata che lanceremo e i test nucleari di alto livello che condurremo hanno come obiettivo gli Stati Uniti» si legge nel comunicato della commissione. «La risoluzione del Consiglio di sicurezza pensata dagli Stati Uniti - continuano i militari - ha portato allo stadio più pericoloso l'ostilità nei confronti della Repubblica di Corea».

La sensazione è che la situazione possa precipitare in uno scontro e che il giovane leader supremo Kim Jong-un si sia spinto troppo avanti nel ricatto nucleare in cambio di aiuti e che ora sia prigioniero dell'ala più militarista del Partito del lavoro di Corea. Ma la tecnologia nordcoreana è davvero in grado di portare un attacco nucleare agli americani ed i più vicini sudcoreani (che le bombe atomiche su Pyongyang ce le hanno già puntate)? Secondo diversi osservatori la Rpdc sarebbe davvero pronta ad effettuare il terzo test nucleare, ma la preoccupazione è che l'esperimento atomico venga condotto per la prima volta con uranio arricchito. I primi 2 test sono stati condotti con plutonio, di cui la Corea del nord possiede scorte limitate, e secondo alcuni sono stati un mezzo fallimento, mentre i russi mettono addirittura in dubbio che il secondo sia avvenuto davvero. Per ora, nonostante i proclami guerreschi, il regime nazional-stalinista non è assolutamente in grado di arrivare con i suoi missili sul suolo Usa e probabilmente i missili a lungo raggio non sono davvero in grado di montare testate nucleari.

Il fattore scatenante dell'ira nordcoreana sembra infatti abbastanza ininfluente per un Paese isolato a livello internazionale: il 22 gennaio il Consiglio di sicurezza ha adottato la "solita" risoluzione di condanna di un recente lancio di un missile spaziale della Rpdc in grado di trasportare ogive nucleari ed ha ampliato le sanzioni contro Pyongyang, aggiungendo alla lista degli enti sottoposti ad embargo economico il Comitato coreano per la tecnologia spaziale (Kcst), cioè l'agenzia spaziale della Rpdc, 5 banche ed imprese commerciali nordcoreane e 4 persone fisiche che hanno partecipato all'organizzazione del lancio del missile effettuato il 12 dicembre  2012.

Anche il governo Usa ha preso nuove sanzioni contro enti ed individui della Rpdc e in un comunicato il dipartimento di Stato spiega che «Per rispettare i nostri obblighi relativi alla risoluzione 2087 del Consiglio di sicurezza dell'Onu ed ostacolare i programmi illeciti di armi di distruzione di massa e di missili balistici della Rpdc, il governo degli Stati Uniti d'America ha designato diversi enti ed individui direttamente collegati alle attività di proliferazione». Anche il dipartimento di Stato Usa ha indicato il Kcst e «Il responsabile del Kcst Paek Chang-Ho e il direttore generale della base di lancio dei satellite di Sohae, Chang Myong-Chin».

Il dipartimento del tesoro Usa ha invece preso sanzioni contro Ra Kyong-Su, rappresentante a Pechino della Tanchon Commercial Bank (Tcb) della Rpdc e Kim Kwang-Il, vicepresidente della Tcb a Pechino. Le sanzioni vietano ad enti e persone di avere transazioni commerciali con cittadini americani  e congelano tutti i loro averi che si trovano sotto la giurisdizione Usa.

Ieri, il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha detto che «Il progetto di Pyongyang di procedere ad un terzo test nucleare è una provocazione inutile. Nuovi test nucleari costituirebbero una grave violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e un'ulteriore provocazione che può aumentare l'isolamento del regime».

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