[07/03/2013] News

Noaa: aumenta ancora la CO2 nell'atmosfera e si sa già chi "ringraziare"

Secondo anno record dal 1959

I nuovi dati raccolti  dalla National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa) nel suo centro di  Mauna Loa, nelle Hawaii, rivelano che la CO2 atmosferica è attualmente a poco meno di 395 parti per milione (Ppm) e potrebbe arrivare a 400 ppm entro due anni. Nel 2012 la quantità di anidride carbonica nell'atmosfera è aumentata di 2,67 Ppm, segnando il secondo più grande balzo verso l'alto da  quanto  sono stati registrati per la prima volta i livelli di CO2 nel 1959 e diminuendo le probabilità che il pianeta eviti  un pericoloso aumento della temperatura di 2 gradi centigradi o anche superiore. L'aumento del 2012 è stato secondo solo a quello del 1998, quando le concentrazioni di CO2 aumentarono di 2,84 ppm, le concentrazioni atmosferiche pre-industriali della CO2 erano a  280 ppm

Secondo gli scienziati della Noaa, l'aumento del CO2 riflette l'andamento dell'economia mondiale che ha accelerato l'utilizzo dei combustibili fossili, in particolare in Cina.

La crescita delle centrali elettriche a carbone, in particolare nei Paesi in via di sviluppo,  sono la ragione principale per la quale le emissioni continuano a salire, anche se sono in diminuzione negli Usa ed in altri Paesi sviluppati, anche grazie all'aumento delle energie rinnovabili.

Un'altra cosa preoccupante è che «Le foreste e gli oceani del mondo, che normalmente assorbono una gran parte della CO2, nel 2012 ne hanno assorbita in media di meno -  ha detto all' Associated Press John Reilly, co-direttore John Reilly, co-director of Joint program on the Science and policy of global change - L'assorbimento del carbonio da parte delle piante e dell'oceano varia naturalmente di anno in anno. Ma il fattore principale è sempre l'aumento dei combustibile fossili: è solo una testimonianza di un'influenza antropica dominante».

Dal 2000 al 2010, le concentrazioni medie globali di CO2 sono aumentate di poco meno di 2 Ppm all'anno, mentre negli anni '60 aumentavano di meno di 1 Ppm all'anno.

Nel 2009 al summit Unfccc di Copenaghen  i governi del mondo si sono accordati su  un obiettivo volontario per limitare il global warming a 2 gradi centigradi (3,6 gradi Fahrenheit) rispetto ai livelli preindustriali temperatura. Dalla metà del 1800 le temperature sono già aumentata di circa 1,5 gradi Fahrenheit. 

Secondo Reilly, se l'attuale trend delle emissioni di gas serra non viene bloccato e ridotto «Si tradurrà in un altro aumento di 2,5 - 4,5 gradi di riscaldamento entro i prossimi decenni. Le prospettive di mantenere il cambiamento climatico sotto l'obiettivo dei 2 gradi stanno svanendo».

Michael Mann, un climatologo della Pennsylvania State University climate, sottolinea che «Gli scienziati monitorano l'inquinamento da anidride carbonica sia controllando quella che proviene dalle fabbriche che ciò che finisce nell'atmosfera. Entrambe sono in aumento a tassi più veloci di quelli degli scenari peggiori che gli scienziati del clima hanno utilizzato nelle loro proiezioni internazionali più recenti. Ciò significa che gli effetti nocivi del cambiamento climatico avverranno presto».

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