[29/03/2013] News toscana

Polveri sottili in Toscana, al via due nuove stazioni per il calcolo del PM2,5

In Toscana sono state individuate - mediante decreto  ministeriale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale - due stazioni per il calcolo dell'indicatore d'esposizione media per il PM2,5: una è a Firenze (Via Ugo Bassi) e l'altra è a Grosseto (Via URSS).

Prosegue così il percorso del decreto legislativo del 2010, che recepisce la direttiva europea del 2008 sulla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa istituendo un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente finalizzato a individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso.

Un percorso volto anche a valutare la qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale, mirato a ottenere informazioni sulla qualità dell'aria come base per individuare le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate.

Si tratta di un quadro normativo che oltre a cercare di mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi, cerca di realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell'Unione europea in materia di inquinamento atmosferico.

Per raggiungere tali obiettivi, il decreto del 2010 stabilisce una serie di valori fra cui il valore limite, il valore obiettivo, l'obbligo di concentrazione dell'esposizione e l'obiettivo nazionale di riduzione dell'esposizione per le concentrazioni nell'aria ambiente di PM2,5.

Quindi, fissa per le regioni e province autonome, in relazione ai livelli di PM2,5, l'obbligo  di  adottare le misure necessarie ad assicurare il rispetto dell'obbligo di concentrazione dell'esposizione e le misure che non comportano costi  sproporzionati necessarie a perseguire il raggiungimento dell'obiettivo nazionale di riduzione dell'esposizione.

Ai fini della verifica del rispetto dell'obbligo di concentrazione dell'esposizione e dell'obiettivo nazionale di riduzione dell'esposizione, prevede che venga utilizzato l'indicatore d'esposizione medio del PM2,5, mentre ai fini del calcolo dello stesso prevede che debbano essere individuate, mediante decreto ministeriale, apposite stazioni.

Quindi, al fine di individuare le stazioni per il calcolo dell'indicatore di esposizione medio per il PM2,5, il Coordinamento ha richiesto alle autorità regionali di proporre una o più tra le stazioni di fondo urbano ubicate in siti fissi di campionamento urbano delle proprie reti di misura, e ha istituito  un apposito gruppo di lavoro destinato a selezionare, sulla base di una specifica istruttoria, quelle più idonee.

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