[29/03/2013] News toscana

Acqua in Toscana: la sentenza del Tar occasione per aprire un vero confronto

La sentenza del Tar della Toscana (n. 436/2013 del 21 marzo 2013) che ha accolto il ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua, stabilendo che le tariffe presentate dai gestori dopo il referendum sono illegittime in quanto comprendono ancora la "remunerazione del capitale investito" abolita dal referendum del 12 e 13 giugno 2011, avrà ricadute concrete sulla gestione del servizio idrico in Toscana e in Italia.

A sostenerlo è proprio il Forum Toscano dei Movimenti per l'acqua, che ha fatto i primi conti partendo dalla zona dove è partito il ricorso, cioè il basso Valdarno dove opera il gestore Acque Spa a servizio di 57 comuni. «Nel solo caso di Acque Spa, che serve 350.000 utenze, tale remunerazione corrispondeva a 18 milioni di euro per il 2011, 19,2 milioni per il 2012 e 21,2 milioni per il 2013, ovvero al 18,20% della tariffa per il 2013- hanno spiegato dal Forum- Per Publiacqua Spa siamo nell'ordine di 21,1, 23,8 e 26,4 milioni di euro rispettivamente per il 2011, 2012 e 2013, cifre per nulla irrilevanti anche a fronte degli utili incassati da queste stesse imprese negli ultimi anni».

Visto che in materia si erano espressi sia la Corte Costituzionale e il Consiglio di Stato accogliendo le ragioni referendarie, forse poteva essere la stessa Autorità idrica (soggetto pubblico) a spingere i gestori al rispetto del referendum senza aspettare la magistratura. «Abbiamo chiesto a suo tempo ai gestori di accantonare gli utili per provvedere al rimborso della percentuale delle bollette del 2011 e 2012 dichiarata illegittima dal Tar- hanno aggiunto dal Forum Toscano dei Movimenti per l'acqua- abbiamo indetto la "campagna di obbedienza civile" in cui gli utenti provvedono ad auto-ridursi la bollette in rispetto al referendum ottenendo in cambio dai gestori minacce di distacco! Abbiamo chiesto di poter discutere con le autorità competenti le modalità per un ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico, conformemente alla volontà popolare espressa con il referendum. La politica non ci ha risposto e non ha rispettato la legittima volontà popolare. Per questo abbiamo dovuto rivolgerci alla magistratura e finalmente abbiamo ottenuto una sentenza che rispetta la legalità e la democrazia», hanno concluso dal Forum Toscano dei Movimenti per l'acqua.

Di fatto, dopo le aperture e la volontà espressa prima del referendum dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, di confrontarsi con la "comunità" referendaria, nulla di concreto si è visto e il dibattito sul tema si è affievolito. Invece sarebbe necessario "aprire" un tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati, per parlare del governo dell'acqua e non solo ovviamente degli aspetti tariffari, viste le molte criticità che interessano il settore.

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