[03/04/2013] News toscana

Senatori del Pd contro l’abbattimento delle volpi in provincia di Siena

Le proteste degli animalisti e degli ambientalisti hanno fatto breccia nel Partito democratico: un folto gruppo di senatori  ha scritto al presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, anche lui del Pd, «Per esprimere la nostra  disapprovazione  per  la annunciata "caccia alla volpe in tana" già autorizzata  dal primo  aprile  e  ora sospesa per un mese, come "attività di controllo" negli Istituti faunistici della Provincia di Siena».

Il documento, firmato da  Monica Cirinnà, Rosa Maria Di Giorgi, Silvana Amati, Claudio Martini, Vannino Chiti, Manuela  Granaiola,  Riccardo Nencini (Psi), Roberto Cociancich, Anna Maria Parente, Francesca Puglisi, Paolo Guerrieri e Luigi Manconi, sembra anche una rottura con la tradizionale e spesso acritica politica venatoria del Pd, infatti vi si legge:  «Molti  di  noi  disapprovano la caccia in generale, ricordando che anche la stagione  venatoria  appena  terminata ha prodotto, come ogni anno, vittime tra gli uomini, oltre la strage di animali e i danni all'ambiente». I firmatari, tra i quali ci sono anche ex amministratori e presidenti della Regione che le leggi sulla caccia toscane le hanno approvate, scrivono: «La caccia alla volpe in tana rappresenta una ulteriore crudeltà, che non ha fondatezza  dal  punto  di vista scientifico, e non tutela l'ambiente; tale caccia  in  tana si svolge in pieno periodo riproduttivo, i cuccioli appena nati  sono  cacciati,  sbranati  da  cani addestrati e le madri, intente ad allattare, sono uccise nelle loro tane o durante una fuga disperata. Chiediamo  quindi  alla  Giunta  provinciale  di  Siena  di non reiterare i provvedimenti  autorizzativi  mettendo  a  punto invece sistemi ecologici e incruenti   di  controllo  delle  popolazioni  di  animali  selvatici,  con censimenti effettuati da organismi scientifici indipendenti e terzi».

Inoltre i senatori del Pd invitano ad aderire al loro appello «I rappresentati di tutti gli Enti locali  toscani  e  in particolare della Provincia di Siena, le istituzioni locali  e  tutte  le  associazioni  animaliste  e  ambientaliste insieme ai singoli cittadini».

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