[22/04/2013] News

1971 - 2000, il trentennio pių caldo della Terra negli ultimi 1400 anni

Una colossale ricerca internazionale conferma che il global warming č di origine antropica

Nature Geoscience  pubblica lo studio  "Continental-scale temperature variability during the past two millennia" realizzato da un foltissimo team di scienziati di 60 prestigiosi istituti ed università di tutto il mondo del quale fanno parte anche gli italiani Mirko Severi,  del dipartimento di chimica "Ugo Schiff" dell'università di Firenze, e Martina Braida e Barbara Stenni, del dipartimento di matematica e geo-scienze dell'università di Trieste.

I 78 ricercatori sottolineano che «Gli ultimi cambiamenti climatici globali hanno avuto una forte espressione regionale. Per chiarire il loro modello spazio-temporale, abbiamo ricostruito le temperature del passato negli ultimi 1 - 2 millenni per sette regioni su scala continentale. La caratteristica più coerente, in quasi tutte le ricostruzioni delle temperature regionali è una tendenza al raffreddamento a lungo termine, che si è concluso alla fine del XIX secolo. A scale multi-decadali  e centenarie, la variabilità della temperatura mostra nettamente diversi patterns regionali, con più somiglianze  all'interno di ciascun emisfero che tra di loro. Globalmente, non ci sono stati intervalli multi-decadali caldi o freddi sincroni che definiscono un "Medieval Warm Period" (Mwp)o una "Little Ice Age" (Lia), ma tutte le ricostruzioni mostrano condizioni generalmente fredde tra il 1580 e il 1880, scandite in alcune regioni da decenni caldi durante il XVIII secolo. Il passaggio a queste condizioni di freddo si era verificato in precedenza nella regione artica, in Europa e Asia che in Nord America o nelle regioni dell'emisfero meridionale. Il riscaldamento recente ha invertito il raffreddamento a lungo termine, durante il periodo di 1971 - 2000, l'area media della temperatura ponderata ricostruita è stato superiore rispetto a qualsiasi altro tempo in quasi 1.400 anni».

Il team di scienziati fa parte di Past Global Changes (Pages), una network scientifico di più di 5.000 scienziati di oltre 100 Paesi che sostiene la ricerca finalizzata alla comprensione dell'ambiente della Terra del passato, per fare previsioni per il futuro. Past è finanziato dalla Swiss national science foundations e dalla National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa). Nel 2006 Pages ha deciso di ricostruire il clima degli ultimi 2000 anni attraverso un'iniziativa chiamata The Pages 2k Network (The 2K Network), una rete è costituita da 9 working groups regionali, ciascuno dei quali raccoglie e tratta i dati paleoclimatici dando così un contributo al progetto globale più grande.  

E' proprio 2K Network  ad aver pubblicato la ricerca su Nature Geoscience che mette insieme i dati su anelli di crescita degli alberi, polline, coralli, sedimenti lacustri e marini, carote di ghiaccio, stalagmiti e documenti storici provenienti da 511 siti, ricostruendo così i cambiamenti della temperatura sulla superficie terrestre negli ultimi 2.000 anni. I due principali risultati sono la conferma che l'attuale temperatura della superficie globale è più calda che in qualsiasi periodo negli ultimi 1400 anni (confermando il grafico a forma di "bastone da hockey", previsto da molti scienziati del clima e negato dagli ecoscettici) e che, mentre il Periodo medievale caldo e la piccola era glaciale sono eventi ben visibili nelle loro ricostruzioni, gli eventi non erano però sincronizzati a livello globale. Ad esempio, il periodo caldo medioevale nell'emisfero settentrionale si è verificato intorno 830-1100 dC, ma un periodo di riscaldamento simile non compare nel sud del mondo fino al 1160-1370 dC, un intervallo di tempo di 300 anni.  Anche la piccola era glaciale è iniziata decenni prima nell'emisfero settentrionale che in quello meridionale. Il continente più strano si è rivelato Antartide, dove nel corso di diversi periodi si manifestano tendenze contrarie a quelle presenti nelle altre regioni. Severi oggi in un'intervista all'Ansa dice: «Vi è stato un generale trend di raffreddamento, durato fino alla fine del IX secolo.  Ha fatto eccezione il continente antartico, dove il fenomeno è stato più attenuato.  In seguito il riscaldamento ha toccato tutto il pianeta. Abbiamo scoperto che i periodi più freddi corrispondo ad una diminuzione dell'attività solare e ad un aumento dell'attività vulcanica, che con l'emissione di aerosol nell'atmosfera blocca la radiazione solare. Entrambi questi fattori hanno un ruolo più importante di quanto si ritenesse».

Il 2k Network ha potuto ricostruire i dati per ogni continente meno l'Africa, dove i dati sono troppo pochi per poterlo fare accuratamente. E' in corso il progetto Ocean2k per ricostruire anche le temperature oceaniche. 

Complessivamente, lo studio fornisce la migliore ricostruzione  complessiva  delle temperature locali e dei cambiamenti globali negli ultimi 1.000 - 2.000 anni e sono ampiamente coerenti con le precedenti ricostruzioni delle temperature dell'ultimo millennio fatte tra il 2005 ed il 2010 e che hanno subito pesantissimi attacchi da  parte degli eco-scettici.

Insomma, nel corso degli ultimi 2.000 anni, fino a 100 anni fa, il nostro pianeta ha subito una tendenza a lungo termine  al  raffreddamento, è vero che c'è stato il caldo Mwp, ma è avvenuto in tempi diversi nelle diverse regioni e in generale la temperatura superficiale globale era più calda alla fine del XX secolo che durante il picco Mwp nel Medioevo. La tendenza al raffreddamento degli ultimi 2.000 anni  è stata cancellata dal riscaldamento nel secolo scorso e il global warming sta aumentando ancora a causa delle emissioni di gas serra di origine antropica.

I ricercatori sottolineano: «E' anche interessante notare che secondo l'instrumental temperature record, le temperature superficiali medie per il 1982 - 2012 sono state circa 0,2° C più calde rispetto alla media 1970 - 2000. Questo riscaldamento supplementare porterebbe le attuali temperature superficiali ben al di sopra qualsiasi altro momento nel corso degli ultimi 2.000 anni. Il global warming che si è verificato a partire dalla fine del XIX secolo ha invertito la persistente tendenza ad un raffreddamento globale a lungo termine. L'aumento della temperatura media tra i secoli XIX e XX ha superato la differenza di temperatura tra tutti gli altri secoli consecutivi, in ogni regione , tranne l'Antartide e il Sud America».

E' vero che zoomando sulle situazioni  continentali il quadro è leggermente più vario: per esempio, le temperature in Europa tra il  21 e l'80 dC sono calde quasi quanto quelle del 1971 - 2000, ma globalmente l'immagine rimane la stessa: più di 1.000 anni di raffreddamento, sostituito improvvisamente dall'inizio del riscaldamento nel tardo IX secolo. Secondo i climatologi, negli ultimi 100 anni le temperature a terra ed a mare sono aumentate di circa 0,8 gradi, a causa della combustione di combustibili fossili, della deforestazione, del cambiamento di utilizzo dei suoli e dell'agricoltura industriale. L'ultimo decennio è stato il più caldo ancora.

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