[24/04/2013] News

A Malta si spara anche ai gruccioni. Un dirigente dei cacciatori beccato a cacciare in un'area protetta

A Malta la strage di uccelli durante la migrazione primaverile era diventato uno scandalo internazionale, dopo l'adesione del Paese all'Unione europea, ora in primavera i cacciatori potrebbero sparare "in deroga" solo ad un numero contingentato di esemplari di due specie di uccelli: quaglia e alla tortora, ma come documenta anche oggi un reportage fotografico di Bbc Nature, in realtà si continua a sparare a tutto, compresi gruccioni, cuculi, rapaci rarissimi e praticamente tutto ciò che vola. La Federazzjoni kaccaturi nassaba konservazzjonisti (Fknk), la Federcaccia maltese, dice di non tollerare queste  attività e Joe Perici Calascione, presidente della Fknk, ha spiegato alla Bbc che «Quest'anno ci sono più di 9.000 registrati per la licenza di caccia primaverile per  sparare quaglie e tortore. I partecipanti hanno solo il permesso di sparare ad un totale di quattro uccelli, con un massimo di due al giorno durante la stagione di caccia primaverile».

Tutto a posto quindi. Non proprio, dato che Edwin Vella, un alto dirigente della Fknk.  la mattina del 22 aprile è stato beccato e fotografato mentre cacciava di frodo e poche ore dopo un altro cacciatore della Fknk, Mellieha Chris Gauci, è stato condannato per lo stesso reato.

L'abbattimento di uccelli protetti nei cieli di  Malta continua nonostante le assicurazioni dei cacciatori e BirdLife Malta chiede al governo di La Valletta «Di porre fine immediatamente alla corrente stagione di caccia primaverile, che è completamente fuori controllo, con i limiti di carniere e quote che non sono  rispettate», anche perché i controlli delle forze dell'ordine non sono in grado di far fronte al numero di bracconieri in aumento.

Steve Micklewright, direttore esecutivo di BirdLife Malta, sottolinea: «Il fatto che un dirigente della Fknk sia stato catturato mentre praticava illegalmente la caccia in una zona protetta richiede di intraprendere azioni immediate per evitare che la spirale di questa situazione vada ulteriormente fuori controllo». 

BirdLife alta chuiedeva al nuovo governo laburista di discuterne ieri nel Consiglio dei ministri e di sospendere in deroga la caccia, non sembra sia stato fatto.

BirdLife però parte all'attacco dei cacciatori della Fknk ed ha chiesto le dimissioni del loro rappresentante dall'Hunting derogation monitoring board «Perché la loro posizione non è più sostenibile alla luce di questo ultimo incidente». E Micklewright ha aggiunto: «Un'organizzazione che include tra i suoi dirigenti persone che palesemente non rispettano la legge non può chiaramente dare fiducia nella responsabilità di garantire che le condizioni di applicazione della deroga primaverile siano rispettate e gli abusi ridotti».

La conservation manager di BirdLife Malta, Nicola Barbara, gira il coltello nella piaga: «L'incidente ha sollevato seri interrogativi sulla sincerità e la credibilità delle dichiarazioni del Fknk che non tollererà nessuna  caccia illegale da parte dei suoi membri e sull'auto-pretesa  capacità di quell'organizzazione di sorvegliare le attività dei suoi membri durante la stagione di caccia. La pretesa Fknk era quella di avere marshal sul campo a fare da supervisori della stagione di caccia, ma non abbiamo visto nessuno. E' anche giunto il momento che la Fknk pubblichi il numero e il tipo di licenze per  qualsiasi tipo di caccia e cattura ed  i reati commessi dai propri membri e quali azioni la Fknk ha intrapreso per ogni caso».

Per quanto riguarda lo scandalo che sta coinvolgendo Edwin Vella e la Fknk, gli ambientalisti dicono che «Dimostra chiaramente il ruolo prezioso della raccolta di prove fotografiche e video da parte dello staff di  BirdLife e dei volontari dello Spring watch camp nel controllo e per garantire i procedimenti giudiziari per i reati di caccia illegale». Barbara aggiunge che «Senza il lavoro svolto dal nostro staff locale e dei volontari internazionali, non ho alcun dubbio che la maggioranza dei reati di caccia illegale  finirebbero impuniti».

Ma invece di sostenere gli sforzi di BirdLife Malta per farla finita con il bracconaggio, i cacciatori della Fknk che giurano ad ogni piè sospinto sulla loro correttezza e il rispetto delle leggi, mettono costantemente messo in dubbio l'autenticità dei video e delle prove fotografiche che documentano i reati della caccia illegale nella campagna e nelle aree protette maltesi.

Commentando le prove che dimostrano che Chris Gauci e un altro bracconiere, Carl Borg, cacciavano  dentro il Foresta 2000 Bird Sanctuary, un moderatore sul forum internet della Fknk ha messo in dubbio l'autenticità delle foto e video dei video che mostravano i dei due uomini inequivocabilmente a caccia in un'area protetta e in un periodo di caccia "in deroga" contingentata. Barbara conclude: «Sarebbe interessante sapere se i due uomini accusati sono membri della Fknk, e se sì, quali azioni siano state prese contro di loro».

Intanto BirdLife Malta ha avviato la campagna  "Report illegal hunting - Write to you MEP" per dare voce alle preoccupazioni sulla caccia di frodo nelle isole maltesi agli uccelli nidificanti in Europa e per chiedere ai politici europei a fare pressione sulla Commissione europea perché prenda provvedimenti contro Malta.

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