[06/05/2013] News toscana

Marketing territoriale, a Prato si punta sul green per l'attrattivitą del distretto

Soggetti pubblici e privati insieme per un progetto organico di marketing territoriale del distretto pratese: "Wprato", così si chiama il progetto, è infatti sostenuto dalla Provincia, dal Gruppo giovani imprenditori dell'Unione industriale e Camera di commercio, insieme ai comuni di Prato, Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio, a Confartigianato, Cna, Unione Commercianti, Confesercenti, Coldiretti, Cia, Unione pratese agricoltori, Confcooperative, Lega cooperative, tutti soggetti che attraverso un'intesa firmata oggi hanno condiviso gli obiettivi.

«Ho creduto in questo progetto fin dal primo momento - ha dichiarato il presidente della provincia Lamberto Gestri - Sono fiducioso che si possa avviare uno strumento che serva a Prato a farsi conoscere in modo strutturato».

Lanciato all'inizio del 2013, il progetto è stato costruito grazie alle risorse dell'Osservatorio sul sistema economico locale della Provincia. Il punto di partenza è l'analisi dell'attrattività dell'area rispetto ad eventuali imprese (toscane, nazionali ed internazionali) che volessero investire nel territorio, e l'obiettivo è la condivisione fra enti e associazioni, che hanno punti di vista diversi e competenze diverse ma che devono lavorare in sinergia. Per quanto attiene l'attrattività del territorio risultano punti di forza  la collocazione geografica ottimale all'interno della Toscana, le dotazioni per la logistica come l'interporto della Toscana centrale, la depurazione centralizzata e l'acquedotto industriale con 60 Km di rete, la copertura totale del servizio di Adsl con servizio standard di 640/128 kbps e il potenziamento (fibre ottiche e soluzioni wireless) già programmato per il 2013.

Inoltre, da ricordare le altre prestazioni in campo ambientale: il distretto ha appena ottenuto la certificazione Emas, e Prato può vantare anche il Marchio Cardato Regenerated CO2 Neutral, certificazione del primo prodotto tessile a "zero emissioni". Inoltre l'area evidenzia una elevata vocazione bio-energetica per la produzione di biomasse e un numero consistente di impianti per le energie rinnovabili.

Di livello elevato anche lo sviluppo della ricerca: sul territorio del distretto ci sono enti formativi di più livelli ed enti pubblici e privati che si occupano di ricerca e trasferimento tecnologico. Secondo i dati Istat, a Prato esiste un gruppo di 500 imprese Ict con 1.700 addetti (in Toscana secondo solo a Firenze). Un altro elemento ritenuto positivo dall'ampia partnership di progetto è quello della potenziale capacità di urbanizzazione industriale: i terreni edificabili nel comune di Prato ammontano a 200 mila metri quadri, suddivisi in lotti accorpabili dai 5mila i 20mila e ci sono aree disponibili anche a Montemurlo e in altri comuni.

A nostro avviso sarebbe opportuno evitare altro consumo di suolo in un'area delle più urbanizzate della Toscana che presenta criticità anche dal punto di vista idraulico ed idrogeologico. Semmai meglio sfruttare la disponibilità di  edifici dismessi, riqualificandoli e rendendoli utilizzabili per nuove attività.

Intanto il progetto ha in cantiere un sito web, che sarà sviluppato in correlazione con la piattaforma di Invest in Tuscany, network di partner pubblici costituito dal settore Politiche regionali per l'attrazione degli Investimenti che, in collaborazione con Toscana Promozione, province e comuni, si pone come interlocutore di riferimento per le aziende e per le multinazionali interessate ad investire in Toscana. A supporto dello sportello, il protocollo istituisce una rete strutturata tra le istituzioni e le associazioni di categoria del territorio, rete che sarà coordinata dalla Provincia quale punto di primo contatto per il trattamento delle richieste di informazione da parte di possibili investitori.
L'accordo rappresenta inoltre la base per la partecipazione attiva di tutti i soggetti istituzionali e socio-economici alla discussione dei punti di forza e di debolezza del territorio e all'identificazione condivisa di possibili soluzioni, questo a nostro avviso uno degli aspetti più interessanti del progetto.

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