[27/05/2013] News

Moria api, rischi anche dall'insetticida Fipronil. L'Ue conferma il bando di 3 fitosanitari

Un rapporto consegnato dall''Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) alla Commissione europea concluda che «L'insetticida fipronil insetticida comporta un elevato rischio acuto per le api se utilizzato come trattamento delle sementi per il mais». La Commissione Ue aveva chiesto all'Efsa di effettuare una valutazione del rischio del fipronil, «Con particolare riguardo agli effetti acuti e cronici sulla sopravvivenza sullo sviluppo delle colonie ed agli effetti delle dosi sub-letali sulla mortalità e sul comportamento delle api».

Gli esperti di valutazione del rischio dei pesticidi dell'Efsa hanno esaminato il potenziale rischio per le api del principio attivo attraverso una serie di vie di esposizione ed  hanno concluso che esiste un rischio acuto per il mais. Per le altre colture, tra cui i semi di girasole, la valutazione completa dei rischi all'esposizione all'insetticida in polvere non possono essere completati e perciò il livello del rischio di esposizione alla polvere proveniente dalla semina non può essere stabilito. Per quanto riguarda nettare e polline, gli studi disponibili  hanno  punti deboli e, quindi, non erano sufficienti a stabilire il livello di rischio per le api mellifere dall'uso di fipronil come  per il trattamento per sementi di mais e di girasole. Tuttavia, il rischio per il miele delle api non è stato ritenuto  basso  come invece è risultato per il trattamento delle  verdure con fipronil, in quanto da queste le api non raccolgono  polline e nettare. L'Efsa ammette che «Diverse lacune sono state individuate nei dati disponibili relativi alle altre vie di esposizione».

Le conclusioni sono state raggiunte utilizzando l' Efsa Scientific Opinion on the science che ha sviluppato le linee guida per la valutazione del rischio dei prodotti fitosanitari sulle api, che è stato pubblicato nel 2012.  Il Fipronil è un insetticida ad ampio uso che appartiene alla famiglia chimica phenylpyrazole. E' usato per controllare vari insetti al suolo durante la loro fase di crescita larvale ed agisce per contatto e ingestione.

Inoltre la Commissione Ue ha confermato che le sementi di alcune colture che sono state conciate con prodotti fitosanitari contenenti clothianidin, tiametoxam e imidacloprid non possono essere né utilizzate, né immesse sul mercato - fatta eccezione per le sementi usate in serra - perché dannose per le api.

Il divieto dovrà applicarsi non prima del 1° dicembre 2013 per concedere un periodo di transizione sufficiente per adattarsi alle nuove disposizioni europee. Le misure cautelari provvisorie nazionali già adottate possono essere mantenute fino a tale data.

Lo afferma l'Ue con regolamento di esecuzione - pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato - che modifica il regolamento del 2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione delle tre sostanze attive.

Nella primavera del 2012 sono state pubblicate nuove informazioni scientifiche sugli effetti dei neonicotinoidi per le api. La Commissione ha chiesto all'Autorità per la sicurezza alimentare di fornire assistenza scientifica e tecnica per valutare queste nuove informazioni e rivedere la valutazione dei rischi per quanto concerne il loro impatto sulle api.

Un anno dopo l'Autorità ha presentato le sue valutazione individuando l'esistenza di un rischio acuto elevato per le api rappresentato dai prodotti fitosanitari contenenti clothianidin, tiametoxam o imidacloprid. In particolare, l'Autorità ha individuato un rischio acuto elevato per le api derivante dall'esposizione alle polveri rilasciate da diverse colture, dal consumo di residui presenti in pollini e nettare contaminati di alcune colture e dall'esposizione al liquido di guttazione del mais. Ha pure sottolineato che per alcune colture non si possono escludere rischi inaccettabili dovuti a effetti acuti o cronici sulla sopravvivenza e sullo sviluppo delle colonie.

E ha, per ciascuna delle colture valutate individuato varie lacune nei dati, in particolare per quanto concerne il rischio nel lungo termine per le api mellifere correlato all'esposizione alle polveri, ai residui presenti in pollini e nettare e all'esposizione al liquido di guttazione.

Alla luce di tutto ciò la Commissione ha ritenuto che esistono indicazioni che gli usi approvati delle tre sostanze non soddisfano più i criteri di approvazione richiesti e che non si può escludere un elevato rischio per le api, se non imponendo ulteriori restrizioni. In particolare, in attesa della valutazione dell'Autorità sulle applicazioni fogliari, la Commissione ha ritenuto che il rischio per le api correlato alle applicazioni fogliari è simile al rischio individuato dall'Autorità per la concia delle sementi e l'applicazione al suolo, in ragione della migrazione sistematica delle sostanze attive clothianidin, tiametoxam e imidacloprid nella pianta.

Dunque, al fine di ridurre al minimo l'esposizione delle api, l'Ue ha limitato le applicazioni di tali sostanze attive, prevedendo misure specifiche di mitigazione dei rischi per la protezione delle api e riservando l'impiego dei prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze agli utenti professionali. In particolare, l'uso di prodotti fitosanitari contenenti clothianidin, tiametoxam o imidacloprid per la concia delle sementi e l'applicazione al suolo deve essere proibito per le colture che attraggono le api e per i cereali, fatta eccezione per le coltivazioni in serra e per i cereali invernali. I trattamenti fogliari con prodotti fitosanitari contenenti clothianidin, tiametoxam o imidacloprid devono essere proibiti per le colture che attirano le api e per i cereali, fatta eccezione per le applicazioni in serra e gli usi successivi alla fioritura. Le colture il cui raccolto è effettuato prima della fioritura non sono considerate colture che attraggono le api.

Il regolamento del 2009 stabilisce che gli Stati membri possono, in determinate circostanze, imporre ulteriori misure di mitigazione dei rischi o restrizioni all'immissione sul mercato o all'uso di prodotti fitosanitari contenenti clothianidin, tiametoxam e imidacloprid. E per quanto concerne l'immissione sul mercato e l'uso di sementi conciate prevede la possibilità per gli Stati membri di adottare misure di emergenza.

Torna all'archivio