[01/03/2011] News

Energia 2020 le conclusioni del Consiglio europeo

Mercato interno, efficienza energetica e infrastrutture

BRUXELLES. Ecco le prime tre priorità approvate ieri dal Consiglio europeo trasporti, telecomunicazioni ed energia sul tema «Energia 2020: Strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura». Pubblicheremo domani la seconda parte del documento

1. Mercato interno dell'energia.

La messa in opera integrale e nei tempi previsti dell'intero pacchetto legislativo relativo al mercato interno dell'energia, il quale comprende i lavori di regolamentazione necessari a questo pacchetto, è preliminare alla riuscita della strategia.

a) La cooperazione tra i regolatori nazionali, soprattutto nel quadro dell'Agency for the cooperation of Energy Regulators (Acer), é essenziale a questo riguardo e dovrà essere rafforzata. b) Se il terzo pacchetto relativo al mercato interno dell'energia rafforzerà ancora la posizione dei consumatori, delle iniziative non legislative a favore dei diritti dei consumatori potrebbero essere necessarie per fare in modo che questi ultimi approfittino al meglio del mercato interno, conformemente alle conclusioni del Consiglio su "Una politica dell'energia al servizio dei consumatori" del 3 dicembre 2010. c) Questa messa in opera sarà d'altronde più facile se sarà pienamente parte della cooperazione regionale rafforzata, soprattutto grazie all'accoppiamento di mercato.

2. Efficienza energetica.

a) Tenuto conto del ruolo chiave che deve giocare l'efficienza energetica in quel che riguarda tutti gli obiettivi della strategia, è necessario presentare rapidamente un nuovo piano globale ed ambizioso per l'efficienza energetica (PEE 2011), così come delle misure appropriate di sostegno alle attività concrete di promozione dell'efficienza energetica tanto a livello nazionale che a livello dell'Ue. Mettendo l'accento sulle azioni con le quali l'adozione di misure a livello dell'Ue apportano un valore aggiunto, il PEE 2011 dovrà: essere elaborato in conformità ed in sinergia con l'iniziativa guida "Un'Europa efficiente nell'utilizzo delle risorse" e con le iniziative che le sono associate, conformemente all'obiettivo indicativo dell'Ue in materia di efficienza energetica che è del 20% per il 2020, tenendo sempre in dovuto conto delle disparità riguardanti la situazione di partenza, il contesto nazionale e il potenziale di ogni Stato membro; basarsi sugli insegnamenti tratti del piano d'azione sull'efficienza energetica del 2006 e mettere l'accento: i) sulle misure migliorative dell'efficienza energetica, in maniera redditizia, nell'insieme del sistema energetico, della produzione e del trasporto alla distribuzione e all'utilizzo finale, ii) sul ruolo del settore pubblico, compresi i trasporti pubblici e le loro infrastrutture, sia in quanto utilizzatori di soluzioni efficaci sul piano energetico che come promotori dell'efficienza energetica. A questo riguardo, le norme di efficienza energetica dovranno essere incluse nei mercati pubblici per gli edifici ed i servizi pubblici interessati; in questo contesto, puntare sui settori specifici  nei quali altre azioni sono possibili, in particolare i settori delle costruzioni, dei trasporti e dell'industria, evitando allo stesso tempo degli obiettivi settoriali; proporre la messa in opera ambiziosa di altre disposizioni legislative nel quadro delle direttive in materia di eco-design e di etichettature durante il periodo 2011-2015; prevedere la revisione dei regolamenti relativi all'eco-design ed all'etichettatura energetica in vigore, qualora sia giustificata, in maniera da orientarsi verso un approccio che faccia appello a delle norme minimali basate sui recenti progressi tecnologici, dopo aver valutato la portata che potrebbe avere una tale revisione ed i benefici che se ne potrebbero trarre; prevedere la revisione della direttiva relativa ai servizi energetici e della direttiva sulla produzione di calore ed elettricità. Una eventuale revisione della direttiva sui servizi energetici dovrebbe tenere pienamente conto dei risultati della valutazione a metà percorso e dell'analisi del suo impatto; integrare il ruolo dei consumatori nella gestione della domanda energetica e definire i mezzi per promuovere la richiesta di soluzioni efficaci sul piano energetico. À questo riguardo, il Consiglio nota che la Commissione ha l'intenzione di presentare una proposta di revisione della direttiva sulla fiscalità dell'energia. b) La messa in opera del PEE 2011 e degli strumenti connessi in tutti gli Stati membri sarebbe facilitata se un metodo comune, semplice e realizzabile potesse essere elaborato per seguire l'evoluzione dell'efficienza energetica. La definizione di obiettivi supplementari attualmente non si giustifica. La messa in opera degli obiettivi dell'Ue in materia di efficienza energetica sarà riesaminata entro il 2013 e, se sarà il caso, saranno previste delle nuove misure. c)   Conviene assicurare la messa in opera integrale e nei tempi previsti della legislazione pertinente (eco-design, etichettature, performance energetica degli edifici, etc.) tenendo di conto del ruolo degli Stati membri in materia di rispetto della legislazione e del ruolo della Commissione consistente nel proporre nuove norme dei prodotti, ambiziose e dinamiche. d) Data l'importanza dell'efficienza energetica, converrà studiare la questione del sostegno finanziario e la messa in opera del PEE 2011.

3. Infrastrutture.

a) Il ruolo essenziale del mercato e dei suoi operatori nell'elaborazione e il finanziamento dei progetti di infrastrutture (per esempio, reti, stoccaggio, impianti Gnl) dovrà essere mantenuto. La messa in opera integrale ed adeguata del terzo pacchetto relativo al mercato interno sarà il principale elemento motore degli investimenti necessari nel settore delle infrastrutture e le favorirà. Delle misure supplementari dovranno di conseguenza completare i mezzi di messa in atto di questo pacchetto. b) Il REGRT per l'elettricità e il REGRT per il gas, per la messa in atto dei piani decennali di sviluppo della rete, hanno un ruolo importante da svolgere per lo sviluppo delle infrastrutture energetiche europee. c)     Senza pregiudizio per la selezione dei singoli progetti o per la realizzazione dei progetti in corso: I settori (reti intelligenti) e i corridoi per l'elettricità (reti in mare nei mari settentrionali che si colleghino alle reti terrestri e al loro stoccaggio, interconnessioni  in Europa del sud-ovest, raccordi in Europa centro-orientale e nel Sud-est dell'Europa, PIMERB), per il gas (PIMERB, corridoio Sud, corridoi Nord-Sud in Europa centro-orientale e occidentale ) e per il petrolio (oleodotti in Europa centro-orientale), che sono indicati nella comunicazione intitolata "Priorità in materia di infrastrutture energetiche per il 2020 ed oltre", sono considerate come priorità.

La Commissione è invitata ad elaborare, in stretta cooperazione con gli Stati membri e tutte le parti interessate, un'analisi esaustiva di ciascuna di queste priorità, censendo gli ostacoli alla realizzazione dei progetti, tenendo conto degli ostacoli che hanno delle incidenze transnazionali, e se il caso lo richiede, proponendo dei piani di azione in vista della loro realizzazione. Un metodo chiaro per la selezione dei progetti, sulla base di criteri trasparenti ed obiettivi quali il contributo agli obiettivi del 2020, all'integrazione dei mercati ed alla sicurezza dell'approvvigionamento, dovrà essere elaborato in cooperazione con gli Stati e l'insieme delle parti interessate, tenendo conto delle caratteristiche dei mercati nazionali e regionali dell'elettricità e del gas. La lista dei progetti dovrà ugualmente essere esaminata ad intervalli regolari.

d)    Le future infrastrutture ed i piani decennali non obbligatori di sviluppo della rete dovranno essere coerenti e tenere in dovuto conto degli obiettivi di diversificazione delle fonti, delle vie e delle controparti, soprattutto del ruolo accresciuto dell'energia prodotta a partire dalle fonti rinnovabili e dell'adeguamento dell'approvvigionamento.

e) La cooperazione regionale dovrà essere rafforzata per rispettare le priorità definite e contribuire ancora di più al completamento del mercato interno dell'energia, basandosi sulle iniziative esistenti e sulle eventuali future iniziative regionali così come sui perimetri della cooperazione regionale.

f) Bisognerà fare in modo che nessuno Stato membro resti isolato dalle reti europee del gas e dell'elettricità dopo il 2015 o che non veda la sua sicurezza energetica compromessa dall'assenza di connessioni appropriate. Le iniziative regionale e l'elaborazione di progetti adeguati dovranno contribuire. In questo contesto, conviene accordare un'attenzione particolare alla parte delle infrastrutture che, negli Stati membri, giocano un ruolo nella trasmissione transnazionale così come alla situazione delle isole. g) La Commissione è invitata a presentare, nell'autunno 2011, un'iniziativa basata sui principali settori di azione previsti nel comunicato intitolato "Priorità in materia di infrastrutture energetiche per il 2020 ed oltre".

Questa iniziativa dovrà, in particolare, mirare a: razionalizzare e migliorare le procedure di autorizzazione, contribuire all'adesione del pubblico agli investimenti in materia di infrastrutture ed al miglioramento, l'accelerazione e il coordinamento delle procedure di pianificazione e di consultazione, il tutto nel rispetto delle competenze nazionali degli Stati membri tenendo conto della diversità delle loro pratiche amministrative; creare il quadro e le misure di incentivo necessarie  per realizzare dei progetti di infrastrutture nel quadro delle priorità definite, soprattutto per quel che riguarda la ripartizione transnazionale dei costi e dei vantaggi, così come la loro presa in carico nelle tariffe. Questo quadro dovrà essere definito dopo una valutazione approfondita di quel che può già essere realizzato nel quadro della legislazione relativa al mercato interno in vigore, dei meccanismi esistenti quali il meccanismo di compensazione tra gestori della rete di trasporto (GRT) e tenendo conto degli investimenti realizzati precedentemente.

h) I costi elevati degli investimenti nelle infrastrutture dovranno essere presi in carico essenzialmente dal mercato, questi costi essendo in seguito recuperati con la tariffazione. E' essenziale favorire l'attuazione dio un quadro regolamentare attraente per gli investimenti. Conviene essere particolarmente attenti che le tariffe vengano fissate, in maniera trasparente e non discriminatoria, a dei livelli corrispondenti ai bisogni di finanziamento e che per questo, per gli investimenti transnazionali, i costi siano ripartiti in maniera appropriata, in modo da rafforzare la concorrenza e la competitività, tenendo conto delle ripercussioni sui consumatori. Tuttavia, alcuni progetti che si giustificano dal punto di vista della sicurezza degli approvvigionamenti o della solidarietà, ma per i quali non sarebbe possibile trovare finanziamento sufficienti sul mercato, potrebbero necessitare di un finanziamento pubblico limitato per incoraggiare i finanziamenti privati. Questi progetti dovranno essere selezionati sulla base di criteri chiari e trasparenti. E' stato preso atto, a questo riguardo, del ruolo importante dei fondi di coesione e dei fondi strutturali, soprattutto per quel che riguarda i progetti che rivestono una dimensione regionale  o europea.

i) Sarà possibile favorire una mobilitazione dei mezzi esistenti ricorrendo a dei meccanismi di finanziamento innovativi che tengano conto, senza discriminazione e senza falsare la concorrenza, del ventaglio di rischi e dei bisogni finanziari dei progetti di infrastrutture. Un'analisi più approfondita di eventuali strumenti di finanziamento innovativi sarà necessaria. Quest'ultima dovrà essere flessibile al fine di tener conto del contesto nazionale. La Commissione è invitata a rendere conto al Consiglio, entro il giugno 2011, dell'ammontare degli investimenti che potrebbero essere necessari così come dei suggerimenti riguardanti  la maniera di rispondere ai bisogni di finanziamento e di togliere gli eventuali ostacoli agli investimenti nelle infrastrutture. L'identificazione di questi ostacoli verrà fatta mettendo a profitto la cooperazione del REGRT per l'elettricità del REGRT per il gas e degli Stati membri.

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